Rapporto Comites 2015-2020. Quanto lavoro!

Il Comites della circoscrizione di Buenos Aires ha pubblicato un rapporto sulla gestione 2015/20 per mettere a conoscenza gli italiani del lavoro svolto dall’istituzione. E’ un bel libretto, facile da leggere, ricco d’informazioni e fotografie che aiutano a ricordare dei momenti quasi storici. Sfogliandolo è inevitabile meravigliarsi per le innumerevoli attività svolte a beneficio dell’intera comunità italiana. I Comitati degli italiani residenti all’estero (Comites) sono stati istituiti nel 1985 e sono organismi rappresentativi della collettività italiana eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero in ciascuna circoscrizione consolare, ove risiedono almeno tremila connazionali e la loro legge istitutiva è stata modificata nel luglio 1990.

Presidente del Comites della città di Buenos Aires, è l’avv. Dario Signorini, che presiede anche la Federazione delle Associazioni Italiane di Buenos Aires (FEDIBA) e l’Intercomites, un professionista che opera in silenzio, cercando di passare inosservato, ma che all’ora di agire sorprende per la capacità di organizzazione e lo spirito di servizio verso la comunità.

Il rapporto inizia con il ringraziamento di Signorini a tutti i membri del Comitato, che hanno collaborato, in perfetta sincronia, per il raggiungimento degli obiettivi preposti. Un grazie speciale è per Karim Orlandi, segretaria del Comites, ex presidente della Commissioni Pari Opportunità, che ci ha lasciato un anno fa a causa di un’impietosa malattia. Una giovane donna con un lungo curriculum alle spalle, amata e stimata da tutti gli italiani perché molto capace e perché ha iniziato a frequentare, da molto giovane, il Circolo Vicentini di Buenos Aires, dalla mano di Desio Zen, che ne è stato presidente per vari anni.

Nel rapporto si legge che agli inizi della gestione attuale per far rendere al meglio le risorse di cui il Comites dispone è stata compiuta una riorganizzazione fondamentale, così l’ufficio è stato trasferito in una nuova sede, dove senza costi di affitto e riducendo altre spese ha potuto superare le diverse crisi finanziarie e dare agli italiani un servizio di informazione e di consulenza più ampio. Per dare un’immagine vivace si è cambiato il logo e si sono aperti nuovi canali on line. Si è dato protagonismo ai giovani organizzando nel 2018 a Mar del Plata il Primo Congresso della Gioventù Italo argentina, cui è seguita la partecipazione di un gruppo di ragazzi italiani argentini al Seminario dei giovani italiani nel mondo che ha avuto luogo a Palermo tra il 16 e il 19 aprile 2019. Sono state molte le manifestazioni di tipo accademico che il Comites ha realizzato durante questi anni, tante che è impossibile ricordarle tutte, ne citiamo solo alcune: attraverso il CIAAE (Centro Italo Argentino di Alti Studi), è stato erogato per i giovani un corso di formazione virtuale in studi e gestione delle istituzioni italiane in Argentina tramite la piattaforma della facoltà di Scienze sociali della UBA. Grazie al consigliere, Dino Bellorio Clabot, decano della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Belgrano, si sono realizzate innumerevoli attività accademiche e culturali

Un momento significativo, quasi unico, lo s’ è vissuto quando i responsabili delle diverse comunità, che compongono la Federazione Argentina delle Collettività, (FAC),  il cui presidente è Juan E. Balestretti, membro dell’Esecutivo del Comites, hanno compiuto un viaggio storico a Roma, per consegnare a Sua Santità, Papa Francesco, un documento dal titolo Argentina, Mosaico d’Identità– proprio sugli immigrati in Argentina. Coscienti che l’amore verso l’Italia dev’essere coltivato fin da piccoli, si è insegnato l’italiano attraverso lo sport come l’hockey e il calcio. Il Comites con Fediba ha sempre partecipato alla manifestazione Buenos Aires celebra Italia, per collaborare alla promozione della lingua e cultura italiane e per dare visibilità alla collettività italiana.

Sono stati anche pubblicati tre libri, uno nel 2018, l’altro nel 2019, e l’ultimo nel 2020, l’ultimo dei quali s’intitola Manuel Belgrano, un eroe argentino di sangue italiano, a cura della pittrice Ida De Vincenzo.

Particolarmente interessanti con il sostegno del Consolato Generale d’Italia in Buenos Aires, del ministero degli Affari Esteri e dell’Ambasciata in Argentina sono stati realizzati tre progetti speciali.

Il primo EPICA (Sondaggio sulla presenza italiana Contemporanea in Argentina) in collaborazione con il Laboratorio di Idee italiane e argentine (LIA) , è un indagine volta a investigare sistematicamente e quantitativamente la presenza di italiani arrivati in Argentina, nell’ultimo decennio. Il secondo ESILA Rapporto Progetto di Studio Qualitativo sull’identità italiana nella nuova generazione di giovani di origine italiana, è stato diretto a indagare sui giovani italo argentini e sulla nuova immigrazione italiana per cercare di capirne le problematiche, la Relazione Finale, Ritorna il turismo delle Radici, affronta il tema del ritorno al paese natale per stimolare nella popolazione giovane l’orgoglio della propria identità e l’amore all’Italia.

Un successo particolarmente importante si è conseguito con un miglioramento dell’accordo tra il Comites e l’Ospedale Italiano. Grazie a questo patto circa duemila persone possono usufruire attualmente di sconti speciali nell’assistenza sanitaria all’Ospedale italiano, non sono per le visite mediche ma anche per i vari studi e gli sconti sulle medicine.

Tra i successi ottenuti parzialmente c’è sicuramente da menzionare la ricostruzione del Monumento di Cristoforo Colombo, opera di Arnaldo Zocchi, il cui  smantellamento era stato vissuto con molto dolore dalla collettività italiana che l’ aveva donato all’Argentina per il centenario della Revolucion de Mayo. Il Comites ha ottenuto che venisse dichiarato con altre opere scultoree, più di cento in totale,  monumento storico con il decreto 769/2019 e quindi venisse rimontato nell’Espigon Puerto Argentino della Costanera Norte, dove si trova ora con lo sguardo del navigatore verso il fiume e l’Europa. Per renderlo completo bisognerebbe riuscire a far verniciare la scultura con una patina di vernice protettiva e farle costruire accanto il complesso museale sull’immigrazione italiana in Argentina, un edificio e un anfiteatro su un progetto dell’architetto  A.M.Vettore. E’ previsto che il complesso sia poi in contatto con il museo Galata sull’emigrazione di Genova. Ma c’è un altro importante progetto nel cassetto ed è l’installazione del busto di René Favaloro, già fatto scolpire, in Piazza Houssey di fronte alla facoltà di Medicina. Si ricorda che René Favaloro era un medico argentino di origine siciliana, cui la medicina deve l’invenzione del by pass, che ha reso possibile salvare molte vite umane. Per questo fine si stanno raccogliendo firme  su change.org

Il Comites ha realizzato questa ingente mole di attività sostenuto dai valori tipici della cultura italiana: fede, lavoro, risparmio, solidarietà.

Edda Cinarelli