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May 2024

Giornata della legalità a Bahia Blanca in ricordo di Giovanni Falcone

A Bahia Blanca è stata onorata la memoria di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della lotta contro la mafia e la criminalità organizzata con un incontro/dibattito tenuto in collaborazione con il mondo accademico, il Com.It.Es., i giovani volontari italiani del Modavi ed ospitato presso la locale Dante Alighieri.

L’intervento centrale è stato della prof.ssa Maria Soledad Balsas (Universita’ Nazionale Tres de Frebrero), tra le più apprezzate studiose del fenomeno mafioso in argentina. Lei, tra l’altro, ha ricordato la visita di Falcone in Argentina a fine 1991 ed i suoi incontri con la dirigenza politica del tempo.

Ha contribuito, inoltre, il prof. Bruno Cimatti, professore di Storia Europea della UNS, ed uno dei volontari del Modavi in servizio a Bahia Blanca, originario di Capaci. Questi ha reso una testimonianza personale, molto sentita, di chi e’ cresciuto in un ambiente mutato in uno sforzo di impegno civile costante dopo la strage.

Il Console Generale d’Italia a Nicola Bazzani ha ricordato l’attenzione dell’On. Ministro e Vice Presidente del Consiglio Tajani per la giornata della legalità, la sua vicinanza a Maria Falcone e l’impegno dell’Italia nell’ONU per il riconoscimento di una giornata internazionale contro ogni forma di criminalità.

E’ stata un’iniziativa che ha trovato il suo motore nella componente più giovane della collettività, rivolta anche a sottolineare che la mafia non è quella caricaturale qui rappresentata in varie forme, bensì quella mostrata nelle immagini del notiziario della Rai del 23 maggio 1992 proiettate in apertura.

Argentina: studio, il 55% è povero e il 18% indigente

Nel primo trimestre del 2024, il livello di povertà della popolazione argentina ha raggiunto il 55% e il livello di indigenza il 18%, secondo le stime dell’Osservatorio del debito sociale dell’Università cattolica argentina (Odsa-Uca).

Per il direttore dell’istituzione, Agustín Salvia, è possibile che il livello di povertà nel Paese abbia raggiunto il suo picco massimo.

“La miseria è aumentata di oltre il 18% nel primo trimestre, quasi il doppio rispetto a un anno fa.

È il risultato dell’inflazione e del deterioramento dei lavori informali”, sottolinea l’esperto. Per Salvia, “questo è legato al fatto che il 50% dell’occupazione è informale, qualcosa che è stato accumulato in 20 anni da un regime che non ha promosso gli investimenti e l’occupazione reale”.

Il direttore dell’Osservatorio ha poi ricordato che “da molto tempo in Argentina esiste un segmento di povertà cronica e strutturale, che non si misura dal reddito ma dall’istruzione, dalla sanità, dall’abitazione, dai servizi urbani”. “Anche se l’inflazione scende, continueremo ad avere una povertà cronica perché una buona parte dei posti di lavoro sono di qualità molto bassa”, ha concluso Salvia.

Tratto da: Argentina: studio, il 55% è povero e il 18% indigente – America Latina – Ansa.it

La Tiramisù World Cup 2024 cerca giudici golosi da tutto il mondo

Al via le candidature internazionali per entrare nella giuria popolare della “sfida più golosa dell’anno” che quest’anno comincia da Toronto San Paolo, per approdare in autunno a Treviso.

I veri appassionati del dessert italiano più famoso al mondo possono candidarsi come giudici della Tiramisù World Cup e assaggiare le creazioni dei concorrenti che si contenderanno poi, dal 10 al 13 ottobre, a Treviso il premio per la ricetta originale e per quella creativa del popolare dolce al cucchiaio.

LA GARA

Nel prossimo autunno, torna a Treviso la competizione che mette in gara centinaia di amanti del Tiramisù che si sfidano con le loro creazioni nella ricetta originale (sei ingredienti: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) oppure in quella creativa (con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto).

I concorrenti, rigorosamente non professionisti del settore, che arrivano da ogni angolo del mondo devono superare le Selezioni delle prime giornate di gara per poi accedere alle Semifinali e quindi la Finale.

Per decretare i migliori tiramisù nella fase delle selezioni, la TWC ha bisogno di una giuria popolare. Per poter diventare giudici assaggiatori, poi sostituiti da professionisti del settore dalle Semifinali in poi, è necessario superare il test online che riguarda il regolamento di gara, la storia del tiramisù e la simulazione dei casi specifici che possono presentarsi durante le eliminatorie. In tutti questi anni, migliaia di persone hanno tentato il quiz, ma i migliori 100 riescono ad aggiudicarsi il posto in giuria.

Approvati dalla Accademia della Cucina Italiana, sono cinque i criteri di giudizio per decretare i migliori Tiramisù in gara: l’esecuzione tecnica, con cui viene valutata la pulizia del piano di lavoro, l’organizzazione, la gestione degli ingredienti e l’esecuzione; la presentazione estetica, con attenzione particolare all’impiattamento, alle decorazioni e all’estetica del dolce; l’intensità gustativa che valuta la forza e la permanenza dei sapori durante l’assaggio; l’equilibrio del piatto, ovvero l’equilibrio tra gli ingredienti del dolce usati; ed infine sapidità e armonia, che valutata la giusta dosatura degli ingredienti.

Quest’anno le selezioni cominciano da Toronto, in Canada, il 14 giugno. L’evento si tiene durante il festival “Taste of Little Italy” presso la ITALEA Area, grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nello stesso fine settimana, il 15 e 16 giugno, la TWC sarà a San Paolo, in Brasile, per la seconda selezione verde-oro (la prima nel 2023) presso lo store Eataly, in Juscelino Kubitschek Avenida.

In entrambi i casi i concorrenti si sfideranno nella ricetta originale del tiramisù e in Brasile anche in quella creativa: i vincitori delle selezioni otterranno un posto alle semifinali e il viaggio spesato per arrivare a Treviso e partecipare alla grande finale. In passato le gare si sono già svolte anche a Montevideo, in Uruguay, e Bruxelles, in Belgio.

LA STORIA DELLA TWC

La Tiramisù World Cup, nata nel 2017 da un’idea di Francesco Redi, raduna ogni anno centinaia di appassionati di Tiramisù da tutto il mondo. Nell’occasione delle gare, è possibile assaggiare i Tiramisù dei Campioni delle passate edizione e, al contempo, scoprire la città di Treviso con il suo patrimonio artistico, culturale ed eno-gastronomico. Il Tiramisù, da quest’anno inserito fra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) del Veneto, è fra i dolci più famosi nel mondo, tanto da risultare la prima parola sul web ricercata fra le golosità. Risulta cinque volte più cliccata del termine “Prosecco” e la metà di “Venezia”.

CURIOSITÀ

Ogni anno vengono utilizzati indicativamente: 9mila savoiardi,130 kg di mascarpone, l’equivalente di 3.700uova, 250 kg di cacao, circa 220 kg di zucchero e 10 kg di caffè.

Lo scorso anno, per la prima volta, si è laureata campionessa una concorrente straniera, Patricia Guerra di San Paolo, di professione avvocato. (aise)

Tratto da: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero

Proteste nelle università argentine: Porta (Pd) chiede al Governo di tutelare gli studenti italiani

“Tutelare la sicurezza e la protezione degli studenti italiani presenti negli atenei argentini, con particolare riferimento a quelli impegnati in programmi di scambio tra le università dei due Paesi”. A chiederlo è Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America, in una interrogazione a risposta in Commissione rivolta al Ministro degli esteri Tajani dopo gli scontri nelle università argentine che la scorsa settimana hanno coinvolto anche Violeta Finocchiaro.

Nella premessa, infatti, Porta ricorda che “da alcune settimane studenti e docenti universitari in Argentina manifestano contro il piano di tagli alle università pubbliche; numerosi studenti e docenti universitari sono stati vittime di gravi atti intimidatori e di minacce; tra le vittime di queste intimidazioni vi è anche una cittadina italiana e argentina, Violeta Finocchiaro, Presidente del “Centro de Estudiantes de Humanidade y Artes” dell’Università nazionale di Rosario in Argentina, che ha ricevuto minacce di morte e lettere minatorie da parte di settori riconducibili ai sostenitori dell’attuale Governo argentino”.

Sottolineato che “occorre garantire la sicurezza dei nostri cittadini all’estero, in particolare in contesti di instabilità politica e sociale”, Porta chiede al Ministro se “sia in possesso di elementi informativi riguardo alla natura delle minacce rivolte alla nostra connazionale” e “se intenda intraprendere misure di monitoraggio per garantire la massima attenzione in relazione a questi eventi, soprattutto al fine di tutelare la sicurezza e la protezione degli studenti italiani presenti negli atenei argentini, con particolare riferimento a quelli impegnati in programmi di scambio tra le università dei due Paesi”. (aise) 

Tratto da: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero

Merlo (MAIE): utilizzano gli italiani all’estero per affossare il premierato

“Cresce il dibattito pubblico che ruota intorno alla riforma del premierato. Con l’elezione diretta del premier finirebbero tutti quei giochetti e ribaltoni a cui la politica italiana ci ha abituato negli ultimi decenni, e verrebbe finalmente garantita la stabilità dell’esecutivo, dando il potere a chi governa eletto dai cittadini, cosa che in Italia sarebbe una vera rivoluzione. Purtroppo una certa parte della politica e della stampa italiana, spinta dai “gruppi di potere” di sempre, utilizza il voto degli italiani nel mondo come un impedimento alla buona riuscita della riforma. Il voto degli italiani all’estero diventa quindi un escamotage che viene utilizzato da alcuni settori come leva per opporsi a una riforma che darebbe meno influenza ai cosiddetti poteri forti che, in un sistema politico debole, impongono i loro interessi”. È quanto dichiarato in queste ore da Ricardo Merlo, Presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, in una nota di queste ore.

“Sul quotidiano Repubblica si legge che la partecipazione al voto degli italiani all’estero potrebbe valere il dieci per cento del totale – ha aggiunto Merlo -. Già partono da una “affermazione sbagliata” per arrivare ai loro scopi. Basta vedere le percentuali di chi ha votato oltre confine alle diverse elezioni politiche per capire benissimo che l’affluenza all’estero vale il 4% dell’elettorato totale. Anzi, se il meccanismo elettorale prevedesse l’inversione dell’opzione, ovvero il registro degli elettori, la partecipazione potrebbe aggirarsi addirittura alla metà, quindi arriverebbe a circa il 2% del totale dei votanti. Ma si vede che alcune teste costituzionali italiane preferiscono proporre soluzioni anticostituzionali”.

“Quale sarebbe il problema, se con i propri voti gli italiani all’estero dessero fiducia al centrodestra o al centrosinistra? Dove sarebbe il disastro politico? Forse che i residenti in Italia appartengono a una razza superiore?”, si è chiesto ironicamente Merlo.
“Veramente questi commenti e affermazioni costituiscono una grande truffa, per evitare di fare eleggere il premier direttamente ai cittadini italiani e continuare invece con un sistema medievale in cui il sovrano sceglie sei senatori a vita. Loro sì, invece, possono determinare chi governa in Italia – ha proseguito il Presidente del MAIE -. Non è nemmeno questione di numeri, ma di principio: un voto vale uno. Un cittadino italiano, ovunque sia, in Italia o nel mondo, esprime il proprio voto. Che vale uno, appunto: il voto di un connazionale residente a Parigi o a Barcellona (quasi la metà dell’elettorato estero si concentra in Europa) vale quanto quello dell’italiano residente a Roma o a Milano. Così è alle elezioni europee”.

Merlo ha dunque spiegato di essere, come MAIE, “molto delusi dalle dichiarazioni rilasciate dal costituzionalista Marcello Pera, secondo cui “la revisione dell’elezione a suffragio universale e diretto attribuisce chiaramente un peso eccessivo al voto degli Italiani residenti all’estero, in quanto sproporzionato rispetto ai seggi loro spettanti”. Tutto questo non ha alcuna costituzionalità. Stiamo parlando di un’elezione diretta di un premier, non di elezioni parlamentari. E far pesare meno il voto di una parte dell’elettorato è assolutamente anticostituzionale e antidemocratico, a meno che qualcuno non voglia fare carta straccia della Costituzione”.

“Anche alcuni costituzionalisti targati Pd (Stefano Ceccanti, Claudio Petruccioli ed altri esponenti del centrosinistra) sostengono che il peso del voto degli italiani nel mondo non può seguire la logica dell’uno vale uno. Sono costituzionalisti del Partito Democratico, ma di democratici sembra non abbiano davvero nulla – ha proseguito nella sua invettiva Merlo -. Resteremo vigili, con le antenne bene alzate, pronti a dare il nostro contributo alla discussione; pronti, soprattutto, a far sentire forte la voce degli italiani all’estero, che non sono affatto cittadini di serie B o figli di un dio minore, ma italiani a tutti gli effetti. Qualcuno dovrà farsene una ragione”. (aise) 

Tratto da: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero

Storie di vita e di sentimenti: al via a Lomas de Zamora il concorso letterario

Nell’ambito della XXIV Settimana della Lingua Italiana, l’Agenzia Consolare d’Italia a Lomas de Zamora, in Argentina, ha organizzato il secondo concorso letterario in lingua italiana destinato ai residenti nella circoscrizione.

Considerando che il 2024 è l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo, il tema prescelto riguarda proprio l’esperienza dell’emigrazione e i legami con l’Italia.

I migliori lavori verranno presentati durante le celebrazioni di chiusura della Settimana della Lingua, in programma dal 14 al 18 ottobre 2024.

Il Concorso si rivolge a tutta la comunità della circoscrizione dell’Agenzia Consolare d’Italia in Lomas de Zamora, senza distinzione di nazionalità. Non ci sono limiti di età per partecipare.

Il tema del concorso è dunque “ITALIANI IN ARGENTINA, STORIE DI VITA E DI SENTIMENTI” e si conclude con la consegna degli elaborati il 20 settembre 2024.

Ogni concorrente, come spiegato dall’Agenzia Consolare di Lomas de Zamora, può partecipare al concorso con un solo racconto o poesia in lingua italiana. È ammessa la partecipazione in forma collettiva. In questo caso i coautori dell’opera saranno considerati come un unico concorrente.

L’elaborato finale dovrà essere in lingua italiana, originale, inedito, non in corso di pubblicazione e che non lede diritti di terzi. Il file dovrà essere in formato PDF, massimo 12.000 (dodicimila) battute, spazi compresi.

Ogni racconto/poesia dovrà contenere i dati necessari all’identificazione dei partecipanti ed eventualmente la scuola o associazione di appartenenza. L’invio dell’opera deve essere effettuato via mail a agentecons.lomas@esteri.it entro e non oltre la mezzanotte del 20 settembre pv. Sulla prima pagina deve essere indicato: nome e cognome dell’autore-i / autrice-i; titolo; email di riferimento (le tre informazioni sono escluse dal calcolo della lunghezza del testo).

Tutti i lavori pervenuti saranno valutati da una Giuria, composta da dipendenti dell’Agenzia Consolare. Le decisioni della Giuria saranno prese a maggioranza. I giurati esamineranno i lavori pervenuti in base a criteri di: originalità dell’idea alla base del progetto; coerenza dell’elaborato rispetto all’idea alla base dello stesso; caratteristiche creative.

Ai primi tre classificati la Giuria assegnerà un riconoscimento consistente in una targa o altro. I lavori premiati saranno inoltre pubblicati sul sito internet dell’Agenzia Consolare e sui suoi canali social. (aise) 

Tratto da: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero

Spotify, gli italiani più ascoltati all’estero (da Baby Gang a Vivaldi)

Tra gli innumerevoli spunti di riflessione offerti da Spotify Wrapped 2023 ce n’è uno che volevamo sottoporvi ed è quello degli artisti italiani più ascoltati in streaming nel mondo. E non tanto per il prevedibile primato dei Maneskin: dalla vittoria dell’Eurovision Song Contest 2021 si sa che sono gli artisti italiani a maggior tasso di internazionalizzazione. E neanche per i Meduza secondi (la dance, a livello global, parla italiano da tanto tempo).

Il terzo posto di Ludovico Einaudi è un bel segnale: significa che diciamo la nostra nelle playlist ambient. Per Gabry Ponte quarto vale lo stesso discorso dei Meduza, ma attenzione a chi occupa la quinta posizione: un giovanotto con un disco fortissimo, Le Quattro Stagioni. Tale Antonio Vivaldi… Scherzi a parte, l’exploit del maestro veneziano testimonia che la classica italiana, nel mondo, quando parliamo di streaming è soprattutto il barocco. Verdi, Puccini e l’opera non pervenuti.

Non è una sorpresa neanche il sesto posto di Laura Pausinipunto di riferimento nel mondo Latin, così come Eros Ramazzotti al settimo. Una garanzia l’inossidabile tunz-tunz di Gigi D’Agostino all’ottavo, mentre ci saremmo aspettati qualcosa di più da Andrea Bocelli, unico artista ad aver mai centrato il primo posto delle classifiche di Usa e Uk che per il 2023 deve accontentarsi della nona posizione Spotify. Sorpresissima in decima posizione, dove troviamo il trapper Baby Gang (nella foto Getty), noto ai non addetti ai lavori soprattutto per i fatti di cronaca di cui fu protagnista nel 2022. Se fosse una playlist, questa che emerge da Spotify Wrapped, suonerebbe abbastanza singolare.

Tratto da: Money, it’s a gas! | Spotify, gli italiani più ascoltati all’estero (da Baby Gang a Vivaldi) (ilsole24ore.com)

Milei in Spagna, ‘sì, chiuderò la Banca Centrale argentina’

l presidente dell’Argentina, Javier Milei, ha confermato che uno degli obiettivi del suo governo rimane quello di eliminare la Banca centrale.

Lo ha detto durante una presentazione a Madrid dove si trova attualmente per partecipare a un meeting del partito di estrema destra Vox in vista delle prossime elezioni europee.

“La chiusura della Banca Centrale rimane uno dei nostri principali obiettivi”, ha affermato rispondendo a una precisa domanda del moderatore dell’evento. Il leader ultraliberista ha giustificato la decisione sottolineando che secondo la sua visione ultraliberista dell’economia “il controllo di capitali e’ immorale”.

Il presidente argentino è arrivato questa mattina a Madrid dove rimarrà fino a domenica per partecipare al meeting di Vox al quale parteciperà da remoto anche la premier italiana Giorgia Meloni.

Nell’agenda del leader ultraliberista argentino nella capitale spagnola figurano anche un incontro con ceo di aziende locali e una riunione privata con il presidente di Vox, Santiago Abascal, mentre sono assenti riunioni di tipo ufficiale con autorità del governo di Pedro Sanchez e della monarchia.

Tratto da: Milei in Spagna, ‘sì, chiuderò la Banca Centrale argentina’ – America Latina – Ansa.it

Milei da Vox, ‘aprire le porte al socialismo è invito a morte’

“Aprire le porte al socialismo è aprire le porte alla morte”.

Così ha preso la parola il presidente argentino, Javier Milei, davanti l’entusiasta platea al palazzo Vistalegre alla convention di Vox, venuto “a difendere la libertà” e l’ultraliberismo “dal maledetto socialismo cancerogeno”.

Milei, che è salito sul palco cantando e arringando la folla, ha detto che il socialismo ” nasconde dietro una patina di altruismo il peggio dell’essere umano”.

Per il presidente argentino, “il capitalismo della libera impresa è stata la panacea per l’Occidente”, perché “nonostante i pianti della sinistra, il mercato libero produce prosperità per tutti”. Mentre “il socialismo ha sempre fallito, culturalmente, socialmente e economicamente”, ha aggiunto il leader di Avanza, fra le grida di ‘Bravo el peluca!’, come è familiarmente chiamato dai fan.

“E’ mio compito mostrarvi quanto sinistro e nefasto sia il socialismo”, ha insistito. per poi aggiungere che “il socialismo conduce alla morte. “non potremo mai arrenderci, cedere neanche un millimetro a quelli di sinistra”, ha proseguito, “perché anche se sembra che abbiano ragione, non ce l’hanno mai, si approfittano dei più deboli, non si sono guadagnati l’abbondanza di cui godono e poi vogliono usare noi per risolvere la situazione”.

Tratto da: Milei da Vox, ‘aprire le porte al socialismo è invito a morte’ – America Latina – Ansa.it

L’Argentina restituisce monete antiche all’Italia: cerimonia in Ambasciata

Si è svolta ieri, nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Buenos Aires Fabrizio Lucentini, la cerimonia ufficiale di restituzione, da parte del Governo argentino al Governo italiano, di 450 monete antiche sequestrate il 9 gennaio 2011 in possesso di un cittadino italiano, durante un controllo effettuato presso l’aeroporto internazionale di Ezeiza “Ministro Pistarini”.

Alla cerimonia, inaugurata dall’Ambasciatore Lucentini, ha partecipato il Colonnello Mario Mettifogo, Vice Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) giunto appositamente in missione dall’Italia, in coordinamento con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia italiano, per recuperare le monete trafugate. Hanno inoltre partecipato Autorità locali di altissimo livello come la Ministra della Sicurezza della Repubblica Argentina Patricia Bullrich, il Segretario di Cultura Leonardo Cifelli, il Capo della Polizia Federale Argentina Luis Alejandro Rollé e la Direttrice della Agenzia delle Entrate (Afip) Florencia Lucila Misrahi.

L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires insieme alle Autorità di Polizia e Doganali argentine, al Ministero del Capitale Umano, al Ministero delle Relazioni Esterne, del Commercio Internazionale e del Culto della Nazione Argentina, e al Comando Carabinieri TPC.

La restituzione dei beni, sottolineano da Buenos Aires, “concretamente l’eccellente stato delle relazioni tra Italia e Argentina e la reciproca, proficua collaborazione nei settori della diplomazia della legalità e della tutela del patrimonio culturale”. (aise)

Tratto da: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero

 

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