Il battaglione Bozen e la storia dell’attentato di via Rasella
Il Polizeiregiment “Bozen”, conosciuto come Battaglione Bozen era un reparto militare della Ordnungspolzei (polizia d’ordine) creato in Alto Adige nell’autunno 1943, durante l’occupazione tedesca della regione. La truppa era formata da coscritti altoatesini mentre gli ufficiali e i sottufficiali provenivano dalla Germania nazista.
Composto da tre battaglioni, il più noto è sicuramente il terzo che venne impiegato con compiti di guardia e sorveglianza nella Roma occupata, dove il 23 marzo 1944 l’11esima Compagnia fu colpita in via Rasella da partigiani gappisti. Nell’attentato morirono 33 soldati mentre 55 rimasero fertiti. Per rappresaglia, il giorno seguente i tedeschi perpetrarono l’eccidio delle Fosse Ardeatine alla cui esecuzione i sopravvissuti della compagnia attaccata non parteciparono, nonostante in base alla consuetudine militare germanica spettasse a loro “vendicare” i commilitoni caduti.
Il Polizeiregiment “Bozen” era un reparto subordinato come tutte le forze di polizia del Reich al comando delle SS sin dal 17 giugno 1936 da quando Heinrich Himmler, già capo delle SS, era stato nominato anche capo della polizia, suddivisa in Ordnungspolizei e Sicherheispolizei (polizia di sicurezza). L’inserimento della polizia all’interno della struttura di comando delle SS rientrava nel processo di “sincronizzazione” con il regime nazista di tutte le componenti della società tedesca.
Dal bollettino dei comandanti della polizia relativo all’anno 1944 risulta peraltro che al nome del “Bozen” fu aggiunto il prefisso “SS-” solo ventiquattro giorni dopo via Rasella, il 16 aprile. Anche nel caso del Polizeiregiment “Alpenvorland” il provvedimento fu applicato con molto ritardo, il 29 gennaio 1945, mentre il “Brixen” e lo “Schlanders” nacquero direttamente come SS-Polizeiregimenter.
Il primo battaglione Bozen fu operativo in Istria e il secondo nel Bellunese dove fu coinvolto nella strage della Valle del Biois dell’agosto 1944. Entrambi svolsero prevalentemente attività antipartigiane, compito a cui fu adibito anche il terzo battaglione dopo il suo ritiro da Roma e trasferimento al nord. Tutti e tre si arresero negli ultimi giorni di guerra agli eserciti alleati o ai partigiani.
Fonte: Il battaglione Bozen e la storia dell’attentato di via Rasella – la Repubblica