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April 2019

Un ricordo di Nostra Signora di Parigi

Il fumo che sale dalla cattedrale di Notre-Dame di Parigi devastata dal fuoco è una di quelle immagini che danno all’anima un senso di soffocamento. Durante l’occupazione tedesca della Francia, di fronte alla facciata della chiesa erano posizionati due carri armati, ma nessun colpo partì mai da essi: la ferocia si era arresa di fronte alla bellezza. Pare che Hitler stesso abbia detto in quella occasione che la Germania, il paese di Kant, non poteva permettersi di toccare i simboli della civiltà europea.

Nessun monumento più di questa cattedrale, unica e irripetibile, rappresenta quella Francia che è stata il cuore e la mente della “vecchia” Europa. Notre-Dame de Paris: quanta poesia tra quelle guglie che puntellano il Cielo! Quanto solido pensiero tra le severe colonne del suo interno, dove risuonava la voce ispirata dell’abate Bossuet, e dove, in una notte di Natale, tra l’incenso che saliva tra le volte austere e il canto gregoriano, lo scrittore Paul Claudel usciva credente dopo essere entrato scettico.

Notre-Dame de Paris è molto più di una chiesa: è un’espressione vivente del Cristianesimo. Come tutta l’architettura gotica, ricorda ai cristiani che devono avere i piedi ben piantati nella storia, e la mente protesa verso il Cielo. In questa cattedrale, che ho visitato, rapito da tanta mistica atmosfera, molte volte. Ho avuto la fortuna di assistere alla messa un sabato sera di tanti anni fa, quando mi trovavo a Parigi per festeggiare insieme a mia moglie i venticinque anni di matrimonio. Entrati nella chiesa nella tarda mattinata, secondo un’abitudine molto italiana e poco francese, avevamo chiesto di benedire le fedi nuziali ad un prete piuttosto anziano, che nei confronti di quello che gli era parso un gesto di sapore pagano, si era mostrato un po’…refrattario: “Je benis les personnes, pas les objets” (Benedico le persone, non gli oggetti), ci aveva risposto.

Con un altro prete, giovane e colto, dopo essermi confessato, conversai a lungo. Parlammo di Pascal e di Bernadette, di “fides” e di “ratio”, di filosofia, di letteratura e di fragilità umana. Lo trovai cortese e chiaro. E dallo sguardo luminoso, nel migliore “stile” francese. Ci trovammo d’accordo su tutto. Ebbi l’impressione che le nostre anime si fossero toccate. Indimenticabile esperienza…in quella cattedrale, tra quelle severe colonne, sotto quelle fantastiche guglie. Bisogna sempre scegliere il bello: il bene e il vero seguiranno.

Giuseppe Lalli

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Elezioni europee 2019: il vademecum del Ministero degli Affari Esteri

A poco più di un mese dalle elezioni europee, la Farnesina ha pubblicato un vademecum sul voto degli italiani all’estero.

Redatta dal Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale del Ministero, la pubblicazione ricorda che se in Italia si voterà il 26 maggio, nei Paesi Ue gli elettori Italiani voteranno il 24 e 25 maggio. L’opuscolo contiene informazioni sul come e dove si vota e su cosa fare se non si riceve il certificato elettorale.

CHI VOTA
Gli Italiani residenti nei Paesi membri dell’Unione Europea e iscritti all’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero (AIRE) che non abbiano optato per il voto a favore dei candidati dello Stato di residenza.
Gli Italiani che si trovano temporaneamente in un Paese UE per motivi di lavoro o di studio, e i loro familiari conviventi, se hanno inviato apposita domanda al Consolato prima del 7 marzo.

DOVE SI VOTA
Presso le sezioni elettorali appositamente istituite dalle Ambasciate e dai Consolati nei rispettivi Paesi dell’Unione Europea. Gli elettori iscritti all’AIRE riceveranno a casa il certificato elettorale con l’indicazione della data, dell’orario delle votazioni e dell’indirizzo della sezione presso la quale votare.

NON HAI ANCORA RICEVUTO IL CERTIFICATO ELETTORALE?
Se non ricevi al tuo domicilio il certificato elettorale, puoi contattare l’Ufficio Consolare di riferimento a partire dal 21 maggio, per verificare la tua posizione elettorale e richiedere eventuale certificato sostitutivo.

PER CHI SI VOTA?
Si eleggono i membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia. L’elettore potrà votare per le liste dei candidati italiani presentate nella circoscrizione alla quale appartiene il Comune di iscrizione AIRE.

COME SI VOTA?
Tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta con la matita fornita dalla sezione elettorale. Si possono esprimere fino a tre preferenze per i candidati della lista prescelta. Nel caso di più preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. Non apporre alcun segno di riconoscimento sulla scheda, pena l’annullamento del voto.

DIVIETO DI DOPPIO VOTO
Nessuno può votare più di una volta nel corso delle stesse elezioni. L’elettore che esercita il doppio voto è penalmente perseguibile.

RISIEDI IN UN PAESE UE MA INTENDI VOTARE IN ITALIA?
Gli Italiani residenti nei Paesi UE che, in alternativa al voto all’estero, intendono votare in Italia possono farlo domenica 26 maggio presso il proprio Comune di iscrizione AIRE.
È necessario:

1) Comunicare questa intenzione al Sindaco del Comune entro il 25 maggio 2) Presentare il certificato elettorale ricevuto per votare all’estero

RISIEDI ALL’ESTERO, MA FUORI DALL’UNIONE EUROPEA?
Puoi votare solo in Italia presso il Comune di iscrizione AIRE. Riceverai dal Comune una cartolina avviso, che non è obbligatorio presentare al seggio. (aise)

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