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March 2019

Una lettera sulla cittadinanza italiana

Toni Ricciardi, segretario nazionale Pd Svizzera, ha indirizzato una lettera aperta all’on. Simone Billi, eletto proprio in Svizzera con la Lega e oggi presidente del Comitato permanente per gli italiani all’estero della Camera.

Ecco di seguito il testo integrale della lettera.

“Gentile on. Billi, come saprà, visto che ha votato con convinzione la legge 123/2018 – nota come decreto sicurezza Salvini –, in base all’art. 14, che ha modificato gli artt. 5 e 9 della legge 91/92 (disciplinanti il riconoscimento della cittadinanza per matrimonio e residenza di persone di nazionalità diverse), d’ora in poi queste stesse persone dovranno certificare la loro conoscenza linguistica.

Per fare un esempio classico e quotidiano: un italiano o italiana di seconda o terza generazione che si sposa con una svizzera o uno svizzero tedesco o francese in molti casi ha una conoscenza scarsa dell’italiano, se non addirittura nulla, ma deve a fare acquisire alla moglie o al marito un certificato di conoscenza linguistica dell’italiano di livello non inferiore al B1. Il requisito deve essere posseduto a decorrere dal 4 dicembre 2018 e, quindi, tutte le domande presentate dopo tale data necessitano del certificato, salvo respingimento della domanda stessa.

On. Billi, sicuramente si renderà conto di quanto questa procedura metta in grande difficoltà molti nostri connazionali, non solo dal punto di vista dei tempi burocratici – che si allungano a dismisura –, ma soprattutto dal punto di vista economico. Ad oggi, pur godendo in Svizzera di innumerevoli centri di varia natura presso cui poter acquisire la suddetta certificazione, il costo medio per chi possiede una conoscenza elementare può variare in media dai 2.000 ai 4.000 Franchi, ai quali vanno aggiunti 280 Franchi del costo dell’esame di certificazione.

Oltre ai costi, non indifferenti, va aggiunto il tempo necessario per l’ottenimento del certificato. Gli esami sostenuti presso gli enti di certificazione linguistica in Svizzera devono essere inviati in Italia a uno dei centri di correzione e i risultati non sono noti prima di 3 mesi. Se si calcola che le sessioni in un anno solare sono 3 o 4 e volendo tracciare un bilancio conclusivo, chi sposa un’italiana o un italiano per acquisire la cittadinanza deve sostenere una spesa media di 2.000-4.000 Franchi e attendere, se tutto va bene, almeno 1 anno per ottenere la certificazione B1.

Ora, on. Billi, sappiamo che, seppure oberato di lavoro, trova il tempo per polemizzare su vicende che nulla hanno a che fare più con la Svizzera, criticando, mi sia consentito, una persona come l’ex ambasciatore Del Panta, che tanto ha fatto per l’Italia e la comunità italiana in Svizzera, che lei evidentemente misconosce. A tal riguardo non voglio entrare in polemica perché a me e alla comunità che rappresento, a tutte le italiane e gli italiani in Svizzera, preme lavorare fianco a fianco per risolvere i problemi delle nostre comunità nel mondo, indipendentemente dallo schieramento politico e da ogni altro ideale.

Per questa ragione e con la convinzione che possa cogliere la positività e la voglia di collaborare di questo mio appello, le offro la nostra disponibilità nel costruire un tavolo di discussione, immediatamente, al fine di ascoltare tutti gli operatori del settore, le associazioni, i patronati e dimostrare che gli unici interessi che ci animano non sono altro che agevolare e tutelare le nostre comunità.

Purtroppo, come ben sa, negli ultimi mesi sono stati emanati decreti e leggi – naturalmente da lei sostenuti – senza prevedere tempistiche e modalità operative concrete. In questi casi, il buon senso avrebbe richiesto norme transitorie per una corretta applicazione della procedura, che purtroppo non è avvenuta.

Infine, on. Billi, mi consenta di fare appello al suo senso istituzionale. Lei sa bene, da parlamentare, che le istituzioni non appartengono a un unico schieramento, ma devono rappresentare la collettività e farsi portavoce di ogni istanza, soprattutto proveniente dalle persone più umili e con meno strumenti economici e culturali a disposizione.

Per questa ragione e con la convinzione che si possa ritornare, come in passato, a una stagione di collaborazione tra le parti politiche contrapposte, mi auguro che possa dare seguito a questo mio appello.

Attendiamo fiduciosi sue notizie. La saluto cordialmente.

Toni Ricciardi
segretario nazionale del PD Svizzera”. (aise)

Unicef Generation: 30 anni della convenzione dei diritti dell’infanzia

Per accendere i riflettori sui diritti e sul futuro dei bambini l’UNICEF Italia organizza nel cuore di Roma, a Piazza del Popolo, “Unicef generation”, evento che dal pomeriggio di venerdì 29 marzo alle 13 di domenica 31 marzo vedrà alternarsi rappresentanti delle istituzioni, opinion leader e giornalisti, personalità del mondo della cultura, della politica, dello spettacolo e dello sport.

“UNICEF Generation sarà un’occasione di confronto, dialogo e racconto per affrontare le tematiche del nostro tempo con uno sguardo rivolto ai protagonisti del nostro futuro – i bambini, gli adolescenti e i giovani – andando oltre i luoghi comuni e gli stereotipi e celebrare il trentennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e divenuta il trattato sui diritti umani più ratificato della storia”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

Nella struttura allestita in Piazza del Popolo, capace di ospitare oltre 300 persone (tra Arena e Laboratori), saranno aperti al pubblico dibattiti e tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni di film, ma anche laboratori creativi e spazi di gioco riservati ai più piccoli, e non solo!

Pannelli interattivi e una serie di materiali usati nei progetti e nelle emergenze umanitarie aiuteranno a far conoscere più da vicino il lavoro che l’UNICEF conduce quotidianamente in 190 Paesi nel mondo.

Tutti i visitatori che vorranno sostenere il nostro lavoro per l’infanzia potranno inoltre scegliere in piazza la loro “Orchidea UNICEF” per salvare e proteggere tanti bambini in tutto il mondo. (aise)

Le giornate FAI di primavera 2019

Lo splendido paradosso della bellezza italiana è l’essere insieme quotidiana e straordinaria, a volte sontuosa ed esplicita, altre nascosta e ferita, ma sempre così profondamente nostra da definire chi siamo e ricordarci gli innumerevoli intrecci che hanno tessuto le nostre origini, lasciando impronte nel nostro patrimonio culturale quasi fossero indizi.

Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 il FAI invita tutti a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per guardare l’Italia come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo.

Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori. Anno dopo anno le Giornate FAI di Primavera superano se stesse: questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie ai 40.000 Apprendisti Ciceroni. Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli Italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del Paese più bello, aprendo luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend, durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione.

Elenco completo dei luoghi aperti su www.giornatefai.it o contattando il numero 02/467615399.
Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni Beni FAI le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio.

Ne sono un esempio la Biblioteca Carlo Viganò dell’Università Cattolica a Brescia, un “viaggio” tra le lingue latina, greca, araba e volgare attraverso manoscritti, cinquecentine e opere a stampa che documentano lo sviluppo dell’algebra, dell’astronomia, della fisica e di altre scienze; oppure Piazza Sett’Angeli a Palermo, un libro aperto dove leggere la storia millenaria della città; o ancora il Gabinetto Cinese di Palazzo Reale a Torino, rivestito con pannelli di lacche provenienti dalla Cina; per arrivare fino a Venezia, con la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, che ancora oggi mantiene vivo il legame spirituale e culturale tra i Dalmati e Venezia.

Il catalogo dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera è disponibile su www.giornatefai.it e raccoglie una proposta così varia e originale che è impossibile da sintetizzare. Ad ogni modo, ecco alcuni esempi: a Roma, solitamente chiuso, il Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, edificato nella prima metà del Settecento e importante luogo istituzionale nella storia d’Italia. In via eccezionale si accederà anche a Palazzo della Rovere, costruito tra il 1475 e il 1490. Oggi sede dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, custodisce al piano nobile il Soffitto dei Semidei, capolavoro del Pinturicchio. E ancora, la Chiesa di San Silvestro al Quirinale, risalente al X secolo circa e ricostruita nel Cinquecento per volere dei Domenicani della Congregazione di San Marco, scrigno di tesori come la Cappella Bandini; a Melegnano (MI) si potrà visitare il castello cinquecentesco di fondazione medioevale, di proprietà dei Medici di Marignano. Oltre agli ambienti della parte recuperata solitamente visitabili, sarà accessibile straordinariamente l’ala est non restaurata che conserva eccezionali affreschi; la Passeggiata del Re a Torino, un percorso all’interno di Palazzo Reale, di solito non accessibile per intero, attraverso appartamenti dorati, severi uffici, luoghi sacri e di loisir; Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, si svelerà attraverso percorsi insoliti: dai luoghi della tradizione, come la Fabbrica del carro trionfale della festa della Bruna, a quelli dell’innovazione, come il Centro di Geodesia Spaziale, inaugurato nel 1983 e dedicato all’osservazione della Terra e agli studi geologici del bacino del Mediterraneo; a La Spezia eccezionali le visite alla Nave Italia, brigantino di 61 metri, simbolo dell’impegno sociale della Marina Militare, e alla Nave Carlo Bergamini, varata nel 2011 e utilizzata nell’operazione Mare Nostrum; Di grande interesse anche l’apertura del Palazzo Ducale di Modena, tra le più grandi e prestigiose residenze della famiglia d’Este e oggi sede dell’Accademia Militare; a Catania tra i tanti luoghi visitabili il porto con le opere di Street Art Silos, progetto del 2015 che ha coinvolto artisti internazionali per reinterpretare i miti della tradizione avendo come supporti i silos dello scalo; a Pontremoli (MS) cinque aperture eccezionali per raccontare il Barocco pontremolese, tra le quali Villa Dosi Delfini, riccamente decorata, e Palazzo Negri Dosi, dimora costruita a metà Seicento e considerata dagli artisti dell’epoca la più bella tra le case dei signori locali per la sua magnificenza.

Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di ingressi dedicati e accessi prioritari.

Tra le aperture riservate agli iscritti: Ascoli Piceno: si terrà a Palazzo dei Capitani la mostra di Tullio Pericoli “Forme del Paesaggio 1970-2018”, con 165 opere che raccontano la ricerca di Pericoli sul paesaggio, in particolare quello marchigiano. Gli iscritti FAI potranno visitare la mostra in anteprima venerdì 22 marzo; Napoli: il teatro del seicentesco Palazzo Donn’Anna, affacciato sul mare, ex studio dell’architetto Ezio De Felice e ora sede della Fondazione De Felice che promuove la museografia, l’architettura e l’arte. Sempre a Palazzo Donn’Anna lo spazio privato di Lia Rumma, collezionista e gallerista al centro della scena dell’arte contemporanea dagli anni Settanta (visitabile solo sabato 23, su prenotazione); Venezia: Palazzo Pisani, sede del Conservatorio Benedetto Marcello dal 1940, edificato nel 1614-15 per celebrare la grandezza della famiglia Pisani, all’epoca una delle più ricche e potenti della città.

E tanti altri i luoghi insoliti aperti a tutti: lo stadio comunale Artemio Franchi di Firenze, capolavoro dell’ingegner Pier Luigi Nervi; il Cinema Teatro Odeon a Udine, progettato da Ettore Gilberti e oggi dismesso e inutilizzato; il Bastione di Saint Remy a Cagliari dove verranno aperti in via eccezionale la “passeggiata coperta” (il corridoio novecentesco) e il percorso archeologico delle mura; il Castello di Saint-Pierre (AO), accessibile straordinariamente dopo un complesso restauro e riallestimento. E, infine, piccoli musei scrigni di saperi particolari, come il Museo Onda Rossa a Caronno Pertusella (VA), che ospita all’interno di un ex calzificio circa 40 modelli di vetture sportive italiane, e il Museo degli Alberghieri ad Armeno (NO), una raccolta unica di oggetti appartenuti a grandi chef, camerieri, maître e portieri di tutto il mondo.

Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate FAI di Primavera 2019 saranno fruibili anche da persone con disabilità fisica.

Prima di recarsi a visitare i luoghi è opportuno verificare sul sito www.giornatefai.it eventuali modifiche di orari di apertura, variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse o imprevisti e la possibile chiusura anticipata delle code a causa della grande affluenza di pubblico. (aise)

“Gino Bartali. Una bici contro il fascismo”: il libro di Alberto Toscano presentato alla Dante Alighieri di Roma

“Gino Bartali. Una bici contro il fascismo” è il titolo del libro di Alberto Toscano, presentato lunedì 25 marzo, a Palazzo Firenze, sede romana della Società Dante Alighieri.

Insieme all’autore, sono intervenuti Corrado Augias, Michele Canonica, Luigi Guidobono Cavalchini e Alessandro Masi.

Edito da Baldini+Castoldi, con la prefazione di Gianni Mura e la postfazione di Marek Halter, in “Gino Bartali. Una bici contro il fascismo”, Alberto Toscano analizza la figura del leggendario ciclista, vincitore di tre Giri d’Italia e due Tour de France, a partire da tutti gli aspetti del suo essere: l’uomo, lo sportivo, il credente, il marito fedele “di due mogli” (la sua bicicletta da corsa e quella in carne e ossa, Adriana), l’antifascista, l’anima controversa e schiva lacerata dalla morte prematura del fratello Giulio.

Un uomo giusto, che preferiva inimicarsi il potere piuttosto che concludere una gara col saluto romano. La sua religiosità ha giocato un ruolo importante nell’avversione verso le leggi razziali, nel rifiuto dei simboli della dittatura, oltre che nello straordinario dinamismo della rete clandestina nata nel 1943 per nascondere e salvare moltissimi ebrei. Per questo motivo oggi leggiamo il suo nome sul Muro dei Giusti al Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme.
“Ginettaccio” non amava parlare dei suoi meriti extra sportivi e tantomeno dei suoi “chilometri per la vita”, percorsi fra la Toscana e l’Umbria per salvare gli ebrei perseguitati, procurando loro i documenti falsi, che nascondeva nell’intelaiatura metallica e nella sella della sua bicicletta. Non lo considerava un gesto fuori dal comune, ma la reazione che ogni persona dovrebbe avere di fronte alla vita minacciata degli altri. Un esempio di umanità per ricordarci la nostra. Un esempio importante soprattutto nei momenti difficili della nostra storia passata, presente e futura.

Alberto Toscano (Novara, 1948) è giornalista, saggista e politologo. È stato ricercatore dell’ISPI di Milano e redattore del settimanale “Relazioni Internazionali”. A Parigi, dove vive dal 1986 e dove collabora con i principali gruppi radiotelevisivi, i media lo hanno definito “il più francese dei giornalisti italiani”. Ex presidente dell’Associazione stampa estera in Francia e attuale presidente del Club de la presse européenne di Parigi, è membro dell’Ufr (Unità di formazione e ricerca) di italiano della Sorbona. È cavaliere dell’Ordine del merito sia della Repubblica francese sia della Repubblica italiana. (aise)

“Acqua sotto attacco”

Si è celebrata il 22 marzo, in tutto il globo la Giornata Mondiale dell’Acqua. E nell’occasione l’UNICEF ha lanciato un nuovo rapporto, secondo il quale i bambini sotto i 15 anni nei Paesi colpiti da conflitti protratti nel tempo, in media, hanno probabilità 3 volte maggiori di morire a causa di malattie diarroiche dovute alla mancanza di acqua sicura e servizi igienico-sanitari che per violenza diretta.

Il rapporto “Acqua sotto attacco” (Water under fire) mostra i tassi di mortalità in 16 Paesi durante conflitti prolungati e rivela che, nella maggior parte, i bambini sotto i 5 anni hanno probabilità 20 volte maggiori di morire per malattie legate alla diarrea dovuta alla mancanza di accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari sicuri che per violenza diretta.

“Le probabilità già sono contro i bambini che vivono conflitti prolungati”, ha denunciato Henrietta Fore, direttore generale UNICEF; “molti di loro non possono raggiungere fonti di acqua sicura. La realtà è che ci sono più bambini che muoiono per la mancanza di accesso ad acqua sicura che per proiettili”.

Senza acqua, i bambini semplicemente non possono sopravvivere. Secondo gli ultimi dati, nel mondo 2,1 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua sicura e 4,5 miliardi di persone non usano servizi igienico-sanitari sicuri.
Senza acqua sicura e servizi igienico sanitari efficaci, i bambini sono a rischio di malnutrizione e malattie prevenibili che comprendono anche diarrea, tifo, colera e polio. Le ragazze sono particolarmente colpite: sono vulnerabili a violenza sessuale mentre raccolgono acqua o si apprestano ad utilizzare le latrine. Devono fare i conti con la loro dignità mentre si lavano e curano l’igiene mestruale. Non vanno a scuola durante il periodo mestruale se le scuole non hanno acqua e strutture igieniche adatte.

Queste minacce sono acuite durante i conflitti quando attacchi indiscriminati distruggono infrastrutture, feriscono personale e tagliano l’energia che consente di ricevere acqua e utilizzare i sistemi igienico sanitari. I conflitti armati limitano anche l’accesso alle attrezzature di riparazione essenziali e ai materiali di consumo come carburante o cloro, che possono essere esauriti, razionati, dirottati o bloccati alla distribuzione. Fin troppo spesso i servizi essenziali vengono deliberatamente negati.

“Attacchi deliberati su strutture idriche e igienico sanitarie sono attacchi contro bambini vulnerabili”, ha spiegato Fore. “L’acqua è un diritto di base. È una necessità per la vita”.

L’UNICEF lavora nei Paesi in conflitto per fornire acqua sicura da bere e servizi igienico-sanitari adeguati migliorando e riparando i sistemi idrici, trasportando acqua, costruendo latrine e promuovendo informazioni sulle pratiche igieniche.

L’UNICEF chiede ai governi e ai partner di: fermare gli attacchi contro infrastrutture idriche e igienico-sanitarie e personale; collegare la risposta salva vita umanitaria a uno sviluppo del sistema idrico e sanitario sostenibile per tutti; rinforzare la capacità dei governi e delle agenzie di fornire consistentemente servizi idrici e igienico sanitari di alta qualità durante le emergenze.

Il rapporto ha calcolato i tassi di mortalità in 16 Paesi con conflitti prolungati: Afghanistan, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria e Yemen. In tutti questi Paesi, ad eccezione di Libia, Iraq e Siria, i bambini di 15 anni e più giovani hanno più probabilità di morire per malattie legate all’acqua rispetto che a causa di violenze collettive.

Eccetto in Siria e Libia, i bambini sotto i 5 anni hanno possibilità 20 volte maggiori di morire per malattie diarroiche legate ad acqua e servizi igienico sanitari non sicuri rispetto che a violenze collettive. (aise)

A Buenos Aires l’83° cogresso della Dante Alighieri

Un compleanno davvero importante, quello della Società Dante Alighieri, che compie quest’anno la bellezza di 130 anni. Era infatti il 1889 quando alcuni intellettuali italiani, tra cui Giosuè Carducci, fondarono l’associazione.

130 anni la volontà rinnovata di restare fedeli al Manifesto fondativo del 1889, accogliendo però le sfide della globalizzazione, sempre con la convinzione che la lingua italiana abbia un posto importante nel mondo di oggi.

Il Congresso della Società Dante Alighieri, giunto all’83esima edizione, dal titolo “Italia Argentina: l’italiano ci unisce”, e che quest’anno si tiene a Buenos Aires, presso l’Universidad Catolica Argentina, è l’evento – incontro dei soci di tutto il mondo, con l’obiettivo di confrontarsi sul presente dall’associazione e di delinearne gli sviluppi per il quadriennio 2019-2022. Un congresso rivolto a tutti i 122 mila soci, docenti e studenti della Dante, alla rete dei 482 comitati presenti in 80 Paesi, ai tanti amici del mondo italiano (italofili, italofoni, chi studia e chi insegna l’italiano, gli italo-discendenti, chi ama la nostra cultura, lo stile, il made in Italy, il modo di vivere all’italiana e a chi riconosce l’italiano come lingua di dialogo, di cultura e di pace).

Un congresso rivolto anche a tutte quelle imprese che promuovono le eccellenze italiane e che, a loro modo, veicolano anche un messaggio culturale.

L’apertura del congresso si terrà il 18 luglio a partire dalle 14, con un intervento del presidente della Società Andrea Riccardi. Poi, fino alle 16, si terrà una tavola rotonda su lingua, cultura e impresa. A partire dalle 16 e fino alle 18, poi, si terrà il Forum Italia-Argentina: Cult & Tech, a cura di ICE Agenzia.

Il 19 luglio, dalle 9 alle 13, dopo la relazione introduttiva e gli interventi programmati si terrà il focus “Buone pratiche: l’esperienza dei Comitati”. Nella seconda parte della giornata, si terranno gli interventi conclusivi dei portavoce dei comitati.

Il 20 luglio – ultimo giorno di congresso – avranno luogo le votazioni sulla sede del prossimo congresso e si terrà, prima della conclusione, una conversazione sulla cultura tra Italia e Argentina.

Per quanto riguarda la sede dove si terranno gli incontri, l’Universidad Catolica Argentina, ormai da tempo promuove una formazione di tipo integrale che guarda all’uomo nella società in coerenza con la visione di “Nuovo Umanesimo” promosso dalla Dante e dal suo Presidente, Andrea Riccardi.

L’ateneo promuove attività di ricerca, insegnamento e servizio per il bene comune e collettivo. La Dante organizza il suo primo Congresso fuori dal continente europeo proprio in Argentina non solo per il riconoscimento di una consistente presenza italofona. Questo paese, storicamente legato all’immigrazione italiana, oggi vive intensi scambi culturali e imprenditoriali con l’Italia e si apre alla prospettiva di comuni sviluppi futuri.

I CONGRESSI PRECEDENTI
La Società Dante Alighieri ha organizzato a oggi 82 congressi internazionali. Il primo è stato a Roma, nel 1890 (un anno dopo la fondazione). Il più recente si è svolto a Milano nel 2015. Il Congresso internazionale SDA di Buenos Aires sarà il primo al di fuori dei confini europei e il quarto fuori dall’Italia, dopo Avignone 1994, Lugano 1997 e Malta 2005. Il congresso del 1922 fu organizzato a Zara, che però all’epoca era italiana.

L’82° CONGRESSO (MILANO, EXPO2015)
Il Congresso n. 82 della Società Dante Alighieri Alimentare la presenza dell’Italia nel pianeta si è svolto a Milano dal 25 al 27 settembre 2015 sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nell’anno dell’Expo2015 e del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri. Ai lavori è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tra l’altro richiamando la storia della Dante Alighieri “nata alla fine dell’Ottocento con il nobile e lungimirante intento di mantenere vivo l’Italiano tra i nostri connazionali emigrati all’estero. Oggi, in un contesto storico in cui siamo passati da Paese di emigrazione a Paese di transito, e, in parte significativa, di immigrazione, questa missione trova nuove ragioni. Naturalmente la sfida principale è, oggi, nel mondo, quella di essere testimone e portavoce d’Italia per la nostra lingua, delle nostre bellezze e dei nostri prodotti; in Italia il compito è quello di essere, attraverso la conoscenza della lingua, un decisivo veicolo di integrazione tra i cittadini e le numerose e diverse comunità immigrate che si sono insediate nel nostro territorio.”

Il Presidente della Dante Andrea Riccardi in preparazione del Congresso aveva altresì dichiarato: “Abbiamo un enorme patrimonio da mettere a regime che è fatto di simpatia per l’Italia, per la sua cultura, la lingua, la musica, il design e lo stile di vivere italiano. Avvertiamo come sempre più urgente la necessità di diffondere un diverso livello di attrazione per favorire l’inserimento del nostro Paese sugli scenari del mondo. Promuovere la lingua italiana significa offrire un’importante occasione di rilancio al Paese, dal punto di vista culturale, ma soprattutto economico”. Per restare aggiornati sulle novità che verranno annunciate all’approssimarsi del congresso, a questo link il sito di riferimento. (aise)

“In-genio italiano” a Buenos Aires

I 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci saranno celebrati in Argentina lungo tutto l’arco del 2019 con un ciclo di eventi che renderanno omaggio all’artista toscano, morto ad Amboise, in Francia, il 2 maggio 1519.

Il ciclo, denominato “In-genio italiano”, è stato inaugurato la sera del mercoledì 20 marzo a Buenos Aires con una “iniziativa creativa” nella residenza dell’ambasciatore d’Italia, Giuseppe Manzo. Sono intervenuti all’evento lo chef Mario Sciolla ed il musicista argentino Martin Keledjian, ritornato in Argentina dopo essersi esibito nel Teatro Olimpico di Roma in compagnia della cantante Milva e del bandeonista Daniel Binelli.

Leonardo Da Vinci è stato “una personalità innovatrice del suo presente e del futuro, precursore di creativi in numerosi campi”, ha detto l’ambasciatore Manzo dando il benvenuto agli ospiti in residenza.

Nel pomeriggio a Buenos Aires si era svolto il primo evento del ciclo “In-genio italiano”: una conferenza del professor Francesco Schianchi, tenuta nell’ambito dell’Italian Design Day 2019, sul tema dell’innovazione e delle città del futuro. Il messaggio dello studioso ha riguardato la necessità di “umanizzare la tecnologia per porre al centro le persone e risolvere problemi individuali e collettivi delle città di oggi e di domani”.

A partire dal design, nei prossimi mesi il ciclo “In-genio” si svilupperà con appuntamenti su architettura, scienze, letteratura, arti visive e musica, con conferenze, seminari e mostre. Uno degli eventi più attesi sarà la mostra di Michelangelo Pistoletto che esporrà le sue opere alla BienalSur, in programma fra giugno e settembre. Previsto infine anche un Forum per la promozione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese e delle start-up innovatrici che in giugno stimolerà la collaborazione fra soggetti dei due Paesi sulla base dell’innovazione tecnologica come fattore unificante. (aise)

24 marzo: il “Gelato day”

Domenica 24 marzo tutti i gelatieri d’Europa si uniranno per celebrare la settima edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale, unica giornata che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato a un alimento.

Il Gelato Day, con il coordinamento di Artglace e il supporto di Acomag, Confartigianato, Longarone Fiere, Sigep di Italian Exhibition Group e Uif – Unione Italiana Food, è un’occasione unica per promuovere in tutta Europa il sapere artigiano, da sempre espressione di qualità, di autenticità e di territorialità, e per sostenere le produzioni di qualità del gelato artigianale.

Quest’anno che il Tiramisù, gusto ufficiale dell’edizione 2019 dedicato all’Italia, sarà proposto in tutte le gelaterie europee. “Il Parlamento Europeo ha riconosciuto un valore eccezionale, attualmente unico come alimento, al gelato artigianale dedicandogli una Giornata, il 24 marzo – ha dichiarato il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. – Il gelato artigianale infatti rappresenta un’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato membro, incontra ovunque grande riscontro da parte dei consumatori, sempre più orientati verso alimenti sani, più nutrienti, più gustosi e ottenuti con metodi tradizionali che non si ripercuotano sull’ambiente, e rappresenta un settore che contribuisce al diretto impiego, soprattutto giovanile, di circa 300.000 lavoratori in circa 50.000 gelaterie in tutta Europa”.

Nel Vecchio Continente il giro d’affari del gelato ha raggiunto i 9 miliardi di euro, pari al 60% del mercato mondiale, con un tasso di crescita annua del 4%. L’Italia detiene il primato assoluto, non soltanto per fatturato e numero di gelaterie presenti sul territorio nazionale (circa 39.000), ma anche nel settore degli ingredienti e dei semilavorati per gelato (con 45 imprese che generano un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro), e in quello della produzione delle macchine e delle vetrine per le gelaterie. Domenica 24 marzo Confartigianato Gelatieri porterà, da Nord a Sud, il gelato nelle piazze italiane, dove saranno organizzati eventi celebrativi in collaborazione coi gelatieri locali, saranno raccolti fondi a scopo benefico e distribuiti nelle scuole buoni omaggio per gustare un gelato artigianale al gusto tiramisù. A Longarone, nell’ambito di Agrimont e in collaborazione con la Regione Veneto, Longarone Fiere terrà un convegno dedicato al mondo europeo del gelato artigianale, con un focus sull’importanza del gelato artigianale come motore di sviluppo delle economie locali. In Val di Zoldo (BL), con l’evento “Dolce Sciare”, le Funivie Val di Zoldo – Dolomites, in collaborazione con Longarone Fiere e Uniteis.e.V., offriranno uno skipass giornaliero gratuito a tutti gli sciatori che si presenteranno con lo scontrino di una gelateria datato 2019. Inoltre, dalle 11.00 alle 13.00, sulle piste verrà offerto gratuitamente il gelato realizzato con le vecchie macchine a sale e ghiaccio. Ma il Gelato Day non si ferma il 24 marzo e le iniziative per promuovere e diffondere la cultura del gelato artigianale proseguiranno tutto l’anno in Italia e in Europa, tra manifestazioni, concorsi, promozioni coordinate tra gelatieri della stessa zona, contest a tema, masterclass ed eventi che verranno di volta in volta segnalati nei canali ufficiali. (aise)

Esistenza in vita: iniziata la prima campagna 2019

È iniziata il 15 febbraio scorso la prima campagna di certificazione dell’esistenza in vita rivolta ai pensionati italiani all’estero. A condurla è Citi, che dal 2012 gestisce per conto dell’Inps i pagamenti delle pensioni all’estero. La rilevazione dell’esistenza in vita avviene ogni anno con la spedizione ai pensionati del plico che contiene la lettera esplicativa e il modello di attestazione.

La lettera presenta anche la lista dei testimoni accettabili per il Paese di residenza del pensionato (un rappresentante di un’ambasciata o consolato italiano o un’autorità locale abilitata ad autenticare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita) e l’indicazione della documentazione di supporto da allegare: la fotocopia di un documento d’identità del pensionato con foto, la fotocopia della prima pagina di un suo estratto conto bancario recente o la fotocopia di una bolletta intestata a suo nome.

In questa prima campagna sono coinvolti i pensionati residenti nei seguenti Paesi: Albania, Anguilla, Antigua e Barbuda, Argentina, Armenia, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Bielorussia, Bermuda, Bolivia, Bosnia e Herzegovina, Brasile, Bulgaria, Cambodia, Canada, Isole Cayman, Cile, Cina, Colombia, Costa Rica, Croazia, Cuba, Repubblica Ceca, Danimarca, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Estonia, Finlandia, Gabon, Georgia, Grenada, Guam, Guatemala, Honduras, Hong Kong, Ungheria, Islanda, India, Indonesia, Iran, Israele, Jamaica, Giappone, Giordania, Kazakistan, Repubblica Coreana, Kosovo, Kuwait, Kyrgyzistan, Repubblica Democratica di Lao, Lettonia, Libano, Lesotho, Liechtenstein, Lituania, Macedonia, Malesia, Martinica, Messico, Moldovia, Mongolia, Montenegro, Marocco, Myanmar, Nepal, Nicaragua, Norvegia, Oman, Pakistan, Panama, Paraguay, Peru, Filippine, Polonia, Porto Rico, Romania, Russia, Serbia, Sierra Leone, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Somalia, Srilanka, Sudan, Svezia, Siria, Taiwan, Tagikistan, Tailandia, Tonga, Trinidad e Tobago, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Ucraina, Uruguay, Stati Uniti d’America, Venezuela, Vietnam, Yemen.

Citi, poi, specifica che in questa fase della verifica sono stati compresi anche altri gruppi di pensionati, nonostante residenti in aree geografiche diverse da quelle citate: si tratta di beneficiari di pensioni di nuova liquidazione non compresi nella prima fase dell’accertamento; soggetti esclusi dalla precedente fase della verifica in quanto residenti nelle sopra indicate aree geografiche non comprese nel primo blocco dell’accertamento (ad esempio, Brasile) e successivamente trasferitisi in Paesi oggetto di controllo nella prima fase (ad esempio, Francia); soggetti non compresi nella prima fase in quanto risultano irreperibili nei registri anagrafici italiani: a tali soggetti il plico sarà spedito all’indirizzo presente negli archivi di Citibank.

Citi, poi, comunica che, a seconda delle circostanze, alcuni pensionati potrebbero in ogni caso venire esclusi dalla campagna di certificazione dell’esistenza in vita 2019, su indicazione dell’INPS. (aise)

Due chiusure nella rete consolare italiana in Argentina

Due chiusure interessano la rete consolare italiana in Argentina. Sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale i decreti del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – firmati dal direttore generale per le risorse e l’innovazione, Luca Sabbatucci – che sopprimono le agenzie consolari onorarie di Villa Constitución e Villa Regina. La prima era alle dipendenze del consolato generale a Rosario, l’altra nella rete del consolato generale a Bahía Blanca.

In particolare, nel caso di Villa Constitución viene precisato che la circoscrizione territoriale di competenza della soppressa agenzia sarà unita a quella dell’agenzia consolare onoraria a Pergamino (Av. Rocha 364/366). Questa fornirà servizi ai connazionali residenti nei partidos di Pergamino, Arrecifes, Carmen de Areco, Capitán Sarmiento, Colón, Ramallo, Rojas, Salto, San Nicolás de los Arroyos e Villa Constitución. (Gaucho News, 20.01.2019)

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