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January 2019

Macbettu: Shakespeare in sardo a Buenos Aires

Il ciclo “Italia XXI” partecipa alla 12ª edizione del Festival Internacional de Buenos Aires (FIBA) con l’opera teatrale Macbettu di Alessandro Serra. Una trasposizione del Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Coliseo, alle 21.00, il 30 e 31 gennaio, e il 1° febbraio.

La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma soprattutto il buio inverno. Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi e evocano presenze.

Alessandro Serra è laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università la Sapienza di Roma con una tesi sulla drammaturgia dell’immagine. Nel 1999 fonda la Compagnia Teatropersona, con la quale comincia a mettere in scena i propri spettacoli che scrive e dirige, creandone le scene, i costumi e le luci. Nel 2009 crea la sua prima opera per l’infanzia, Il Principe Mezzanotte, presentato in oltre duecento repliche in Italia e all’estero. Teatropersona ha portato in tournée i propri spettacoli in Italia, Francia, Svizzera, Corea, Russia, Polonia. Nel 2017, con lo spettacolo Macbettu, vince il Premio UBU per il “miglior spettacolo dell’anno”.

Il Festival Internacional de Buenos Aires è uno dei festival più importanti dell’America Latina. Ogni due anni, Buenos Aires si trasforma, per oltre due settimane, in una festa nella quale convivono diversi stili e generi di spettacoli internazionali e nazionali, montaggi all’aria aperta, laboratori, tavole rotonde e incontri con gli artisti. Si realizzano anche presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e mostre di arti plastiche, sempre in relazione a teatro, oltre a giornate di incontri fra artisti locali e programmatori stranieri per stimolare l’esportazione del teatro di Buenos Aires. (aise, 15.01.2018) 

La dieta mediterranea è la migliore al mondo

Se qualcuno nutrisse dubbi al riguardo, la dieta mediterranea è stata ancora una volta ed ufficialmente battezzata la migliore al mondo. Nel 2019, infatti, ha vinto per la prima volta la medaglia d’oro assegnata dalla rivista Us News and World Report.

Tra i 41 diversi regimi alimentari esaminati, la dieta mediterranea ha conquistato il primo posto in diverse sottocategorie: migliore dieta per una sana alimentazione, migliore dieta a base vegetale, migliore dieta per il diabete e dieta più facile da seguire. D’altra parte, sono numerosi gli studi che hanno dimostrato che può ridurre il rischio di diabete, colesterolo alto, demenza, problemi alla memoria, depressione e cancro al seno. Le vengono inoltre attribuiti effetti positivi sulla salute delle ossa e del cuore, sull’allungamento della vita media e sulla perdita di peso.

La classifica finale è stata redatta da un panel di esperti di diverse tematiche (diabete e problemi cardiaci, dieta e nutrizione, psicologia alimentare e obesità), che hanno preso in esame le ricerche pubblicate da pubblicazioni scientifiche e report di enti pubblici.

Nel 2018 il primo posto era stato assegnato a pari merito alla dieta mediterranea e alla dieta Dash contro l’ipertensione. Quest’anno invece la dieta Dash si colloca al secondo posto, seguito dalla dieta flexitariana (o semi-vegetariana). Al quarto posto, a pari merito, la dieta Mind (che aiuta a rallentare il declino cognitivo) e Weight Watchers.

La dieta mediterranea è uno stile alimentare. Alla base della piramide alimentare mediterranea ci sono i cereali che, assieme alle patate, rappresentano una fonte abbondante di carboidrati complessi, quindi di energia senza grassi, e di fibra. Salendo nella piramide alimentare troviamo i diversi gruppi di frutta, da assumere in dosi di circa 2-3 porzioni al giorno, gli ortaggi e le verdure, consigliate con un generico “in abbondanza”. Anch’essi contengono fibra e sostanze antiossidanti, al pari dell’olio d’oliva, da consumarsi giornalmente seppure con moderazione. Sempre da consumare ogni giorno il latte e lo yogurt. Esattamente al centro della piramide alimentare ci sono gli alimenti da consumare non ogni giorno, ma quantomeno più volte alla settimana: sono quelli di origine animale, come per esempio il pesce, le carni bianche, i formaggi, soprattutto quelli freschi. Da assumere decisamente con più parsimonia sono invece le carni rosse e le uova. Tra gli alimenti molto importanti ci sono poi i legumi, che rappresentano un’ottima fonte di proteine vegetali. Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: gli zuccheri, vale a dire i dolci, le salse, i grassi animali (burro) e il vino.

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato agli stili alimentari tradizionali dei paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo. Scienziati della nutrizione di tutto il mondo l’hanno studiata e hanno stabilito come essa sia la dieta che garantisce in assoluto la miglior valenza salutistica. Per dimostrare scientificamente il valore salutistico della dieta mediterranea venne intrapreso un esteso studio osservazionale, diventato poi famoso come “studio dei sette Paesi”, in cui vennero messe a confronto le diete adottate da sette Paesi (Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Paesi Bassi e Giappone) per verificarne benefici e punti critici in termini di salute cardiovascolare. I risultati di tale studio non lasciavano molti dubbi: più ci si scostava dagli schemi mediterranei, maggiore era l’incidenza di malattie cardiovascolari. Lo stile alimentare individuato da tale studio e da molte altre ricerche che l’hanno seguito si basa sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale come cereali e derivati (pasta e pane integrali), legumi, frutta, verdura e olio extravergine di oliva; e su un consumo moderato di prodotti di origine animale come la carne, latticini e pesce.

Nata in un’area per antiche tradizioni dedita alla coltura di vigneti, la dieta mediterranea consigli anche un consumo quotidiano di vino in quantità moderate (un bicchiere per le donne, due per gli uomini).

Le ragioni dell’effetto protettivo della dieta mediterranea sulla salute vanno individuate innanzitutto nel consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e legumi che in più assicurano un apporto di fibra che protegge dall’insorgenza di molte malattie croniche. Inoltre si sono riscontrate numerose attività biologiche positive per il nostro organismo da parte di composti presenti quasi esclusivamente in alimenti di origine vegetale; basti citare due componenti che si dimostrano fondamentali per la prevenzione di molte malattie: le proprietà dei polifenoli contenuti nell’olio extravergine di oliva e quelle del licopene presente nel pomodoro, due grandi protagonisti della dieta mediterranea.

Esistono ormai numerose evidenze scientifiche che testimoniano l’efficacia di questo modello nutrizionale non solo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari ma anche nella protezione da malattie come cancroobesità diabete.

La dieta mediterranea rappresenta quindi un efficace punto di riferimento per individuare e praticare un’alimentazione preventiva e protettiva, ma anche fortemente connessa alla nostra cultura e tradizione italiana. (aise)

Cesare Battisti preso in Bolivia

La cronaca racconta che “camminava in una strada di Santa Cruz de la Sierra, popolosa città della Bolivia. Quel passante aveva una barba finta e soprattutto aveva in tasca un documento d’identità brasiliano riportanti un nome e un cognome, Cesare Battisti, e una data di nascita, il 18 dicembre 1954. Alle 17 di sabato 12 gennaio, le 22 in Italia, una squadra speciale dell’Interpol formata da investigatori italiani ha catturato il 64enne terrorista pluri-assassino Cesare Battisti, latitante dal dicembre 2018 dopo la revoca dello status di residente permanente in Brasile e l’ordine di estradizione del presidente Michel Temer.” Così il Corriere della Sera, che ha dato notizia della cattura alle 2 della notte tra il 12 e il 13 gennaio, descrive l’arresto del super-ricercato latitante italiano in Bolivia. Secondo il quotidiano milanese, Battisti, che “non ha opposto resistenza”, è stato “caricato in macchina e accompagnato in una caserma della polizia per le comparazioni tecniche , a cominciare dalle impronte”.

Finisce così la lunghissima latitanza di Cesare Battisti. Evaso nel 1981 dopo una condanna per banda armata, il terrorista è stato condannato in contumacia per la partecipazione a quattro omicidi. Fuggito prima in Messico e poi in Francia, Battisti aveva raggiunto infine il Brasile nel 2004. Ora bisognerà attendere il completamento di tutti i passaggi tecnico-giuridici. Le ipotesi in campo sono due: l’estradizione dal Brasile, dopo essere stato estradato dalla Bolivia, o il provvedimento di espulsione dalla Bolivia, che potrebbe innescare un conseguente rimpatrio in Italia, dove un definitivo arresto da parte delle autorità italiane lo assicurerebbe una volta per tutte alla giustizia del nostro Paese. (aise) 

Las Grutas eletta spiaggia più bella dell’Argentina, il lago Nihuil al secondo posto.

La località de Las Grutas eletta migliore spiaggia dell’Argentina e la numero 33 in Sudamerica. Il riconoscimento arriva dal network turistico FlightNetwork che ha realizzato una classifica tenendo presenti i giudizi di turisti, guide, operatori del settore e giornalisti, opinioni in rete.

Le spiagge di Las Grutas, nella provincia di Río Negro, nordest della Patagonia argentina, presentano il vantaggio di avere le acque più calde della costa del paese fino a 27 gradi, nonostante si tratti di Patagonia. Godono, inoltre, di scogliere che fungono da riparo naturale dal vento e acque basse per effetto delle maree.

“Las Grutas è un luogo paradisiaco. La località balneare è relativamente sconosciuta, ha un clima meraviglioso e spiagge impresionanti”, è la descrizione di FlightNetwork.

A fare compagnia a Las Grutas, al 38esimo posto, El Nihuil. Questa volta, però si tratta di un lago, nella provincia di Mendoza. Acqua limpida, dune di sabbia che arrivano a duecento metri di altezza e un’estensione di 30mila ettari. Una destinazione che offre attività acquatiche e di terra tra trekking, equitazione, kitesurf, canottaggio. (pubblicato da Gaucho News il 02.01.2019)

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I giovani italoargentini si preparano al congresso dei giovani italiani nel mondo

In vista del Congresso dei giovani italiani nel mondo, a Palermo dal 16 al 19 aprile 2019, i Comites (i comitati degli italiani all’estero, istituito presso ogni corcoscrizione consolare) si preparano all’evento coinvolgendo stimolando le nuove generazioni di italiani residenti all’estero. Lo scopo è quello della definizione dei temi, delle istanze da portare in Italia ma anche di individuare i rappresentanti delle varie entità italiane all’estero.

Saranno circa un centinaio i giovani che parteciperanno all’evento di Palermo, organizzato con  con l’obiettivo di dare vita a una rete di giovani italiani e italo-discendenti in tutto il mondo, per dare una spinta decisiva nel senso di una maggiore unità d’intenti. È deciso che ciascun Comites può selezionare un solo rappresentante.

Anche i giovani italo-argentini si preparano per il Congresso di Palermo. Negli ultimi giorni, difatti, come segnala l’Aise, in Argentina sono state due le iniziative che hanno visti coinvolti i Comites e i giovani. “Assicurando il presente dei giovani costruiamo il futuro!” è stato lo slogan del Congresso della Gioventù Italo-Argentina, organizzato dall’Intercomites d’Argentina e che ha avuto luogo il 15 dicembre presso la facoltà di Scienze sociali dell’Università di Buenos Aires.

A La Plata è stata invece la sede del Circolo Trentino a ospitare, il 14 dicembre, un incontro preparatorio organizzato dal Comites in vista del Congresso di Palermo. Oltre ad anticipare quelli che saranno i temi trattati nel corso dell’evento siciliano e a stabilire i punti necessari all’organizzazione della trasferta, alla discussione sono intervenuti i consiglieri del Cgie Maria Chiara Prodi e Marcelo Carrara. (pubblicato da gauchonews.it il 16.12.2018)

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