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September 2018

Inaugurato con allegria stand dell’ENIT nella FIT AMERICA LATINA

Sabato 29 settembre dopo le quattordici, alla Fiera Internazionale del Turismo America Latina si è inaugurato lo stand dell’Enit. All’inaugurazione erano presenti: il ministro  del Turismo delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nel governo Conte, Gian Marco Centinaio, il “Secretario de Turismo de la Nación Argentina”, Gustavo Santos, l’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo, il console generale d’Italia a Buenos Aires Riccardo Smimmo, il console Gianluca Guerriero, altri funzionari MAECI, il direttore esecutivo della sede centrale dell’ENIT Roma Giovanni Bastianelli, la coordinatrice dell’ ENIT Argentina Veronica Morello, Maria Bernarda Rodríguez Mares, del dipartimento di Finanza dell’Enit, rappresentanti della collettività e molti giornalisti.

Centinaio e Santos hanno siglato insieme un accordo sul turismo e soddisfatti per l’obiettivo raggiunto, si sono messi a cantare Nel blu dipingo di blu, di Modugno, una delle canzoni che più identifica il paese Italia.

L’accordo prevede di stimolare il turismo delle radici, per risvegliare negli italo argentini l’amore per il paese d’origine, la sua arte, ma anche per l’enogastronomia italiana. In effetti, si sposta il centro del turismo dalle città d’arte come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, alle regioni, come la Calabria e la Puglia, e ai paesini da cui sono partiti nei secoli passati molti immigranti. Si cerca di promuovere un turismo inizialmente sentimentale per aggiungere all’emozione una carica fisico sensoriale, attraverso il contatto con la natura, i vini, la cucina artigianale, le ferie, i mercati per rafforzare vincoli affettivi e far nascere nuovi business.

La Fiera dura fino al 2 ottobre. Per iniziare a suscitare la voglia di buoni cibi e far nascere l’acquolina in bocca si realizzano dei Cooking Shows giornalieri a carico dello chef calabrese Umberto Di Marco e degli chef del gruppo (Buenos Aires Cuochi Italiani), nello spazio “Piazza Italia”, dentro lo STAND ITALIA. Al pubblico non resta altro che cedere alla tentazione del cibo.

E’ la seconda volta che il ministro Gian Marco Centinaio viene in Argentina dove si sta facendo apprezzare per la sua semplicità e l’aria di bravo ragazzo italiano.

Edda Cinarelli

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“La politica di Oliverio segna un precedente per tutti gli italiani del mondo”

Presente alla Consulta Regionale dei Calabresi nel mondo, il senatore Adriano Cario: “La politica di Oliverio segna un precedente per tutti gli italiani del mondo. La Regione ci offre l’opportunità di dimostrare il nostro valore”.

Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha dato inizio alla Consulta Regionale dei calabresi nel mondo, composta dai 52 consultori, esperti, relatori e diversi rappresentanti istituzionali svolta lunedì e martedì, nelle sale della Cittadella a Catanzaro.

“Abbiamo rilanciato la Consulta – ha avviato il presidente della Regione – percorrendo una strada diversa, approvando una legge che attribuisce all’organismo non solo funzioni consultive ma soprattutto propositive”.

Tra i consultori sono stati presenti rappresentando la comunità calabrese in Argentina, Julio Croci, Presidente di FACA; Francesco Rotundo, Presidente del COMITES di Morón; Antonio Ferraiuolo Perri, Presidente dell’Associazione Calabrese di Buenos Aires; Olga la Rosa di Mar del Plata.

“Questo rilancio proposto dal Presidente Oliverio è senza dubbio una nuova opportunità”. Dunque, deve essere accompagnata col lavoro, lo sforzo, la creatività e il compromesso di tutti noi calabresi all’estero”.
Sono stati anche presenti l’On. Mario Borghese, che seppur non sia di origine calabrese è già pratticamente stato adottato grazie alla straordinaria realzione che ha saputo costruire con la Regione Calabria e i suoi dirigenti nella sua esperienza parlamentare, e gli esponenti più importanti delle associazioni e federazioni calabresi dell’Uruguay e del Brasile e di tutto in mondo.

“Da una parte personale è stato particolarmente emozionante condividere la Consulta insieme alle federazioni calabresi del Brasile e l’Uruguay perchè sono state fondate con l’impulso di mio padre Gaetano, chiunque salutavo me lo ricordava”.

Le iniziative aggiunte con lo scopo di consolidare il rapporto con le comunità Calabresi all’estero e la Regione, sono davvero numerose e innovative, soprattutto riguardanti alla struttura turistica sempre in espanzione.

“Il fatto che la Regione ci guardi come una risorsa sulla quale investire per svilupparsi è tutto quanto stiamo insistendo da anni con l’amministrazione nazionale con tutti gli italiani all’estero. Significa un cambio di paradigma che potrebbe cambiare il rapporto dell’Italia con i suoi connazionali”.

Senatore Adriano Cario

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Mostra di Gino Bartali al Consolato di Bahía Blanca

Il Consolato Generale d’Italia a Bahía Blanca ha organizzato, in collaborazione con la filiale locale dell’associazione ebraica B’nai B’rith, un evento commemorativo in onore di Gino Bartali. L’iniziativa si inserisce nel quadro della Presidenza italiana dell’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (IHRA). Nel corso dell’evento è stato ricordato l’impegno del grande ciclista italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha permesso il salvataggio di centinaia di ebrei e che ha portato al riconoscimento di Gino Bartali come cittadino onorario dello Stato di Israele e “Giusto tra le Nazioni”.

Alla cerimonia, ospitata nella Sede del Consolato Generale in Bahía Blanca, alle porte della Patagonia argentina, hanno preso le principali autorità cittadine, esponenti della collettività italiana ed ebraica nella città, nonché diversi rappresentanti del mondo accademico.

La B’nai B’rith ha consegnato al Console Generale Antonio Petrarulo una pergamena commemorativa dedicata al campione italiano, che sarà inviata al Museo del ciclismo Gino Bartali del Comune di Firenze. (aise, 27.09.2018)

Riccardo Giumelli e la prima cattedra in Argentina di “Cultura Italiana e Glocalismo”

Il professor Riccardo Giumelli, che insegna sociologia dei processi culturali all’Università di Verona, è venuto in Argentina per creare la prima cattedra aperta di “Cultura Italiana e Glocalismo” all’università di Mar del Plata per costruire con il sig. Domenico di Tullio e altri il tema dell’italicità.

Italicità è un termine coniato da Piero Bassetti, politico, imprenditore ed ex velocista vivente, per definire, nel contesto della globalizzazione, tutti quelli che sono socializzati dalla cultura italiana. Non solo quindi gli italiani e gli oriundi ma le persone che hanno un’influenza culturale italiana, come per esempio gli abitanti del Ticino, la Croazia, delle zone di frontiera con l’Italia, ma anche gli italofoni e la gente che prova amore e interesse verso la nostra cultura.

Giumelli spiega che la differenza tra italicità e italianità, coincidendo con Piero Bassetti, è che l’italicità non è data da un passaporto o dall’essere nati in un territorio specifico, ma definisce l’appartenenza a una comunità più ampia, mondiale, fondata sulla comunione di valori, interessi ed esperienze e l’”italian way of life” per dirlo con un’ espressione internazionale .

Per l’italicità la cultura è la superstruttura identitaria y comprende oltre duecento cinquanta – trecento milioni di persone nel mondo, mentre l’italianità è un sotto insieme compreso dall’italicità. Naturalmente è di vitale importanza che l’Italia e le sue istituzioni culturali abbiano fluidi vincoli con coloro, che desiderano promuovere l’italicità e gli italici. Non per nulla la cattedra è aperta e promuoverà seminari e tra manifestazioni varie anche il turismo di ritorno, considerato un’attività chiave per formare italici e stimolare l‘amore alla cultura italiana.

Cultura italiana e glocalismo perché la glocalizzazione ritiene che il fondamento della società in ogni epoca sia stata ed è la comunità locale e si basa sull’interazione degli individui, organizzati in gruppi sempre più allargati. In quest’ottica l’Italia dovrebbe riprendere il suo ruolo di generatore di cultura, diventare un faro irradiatore così com’è successo nel Rinascimento.

Edda Cinarelli

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Elio Bruno Squillari nuovo Presidente dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires e di San Justo

Dal mese di settembre, il Sig. Elio Squillari è Presidente dell’Ospedale Italiano, subentrato nell’incarico all’Ing. Franco Livini, presidente di Pirelli Neumàticos S A.I.C. divenuto vicepresidente.

Elio Squillari è un signore molto riservato, che non fa molto parlare di sé, ma ha lavorato moltissimo in campo sportivo per la diffusione della cultura italiana all’estero. Delegato CONI dell’Argentina, Cile e Uruguay, coordina dal 1984 la realizzazione dei Giochi della gioventù, organizzati dal CONI con la Secretaría de Deporte de la Nación Argentina, il Ministerio de Relaciones Exteriores Argentino e il MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. I giochi si realizzano nel mese di settembre nel Ce.N.A.R.D (Centro Nacional de Alto Rendimiento Deportivo), nel Club Ciudad de Buenos Aires e nell’Instituto Superior de Educación Física “Romero Brest” Vi partecipano studenti dagli undici ai diciotto anni, delle Scuole, associazioni e club della collettività italiana dell’Argentina, Uruguay e del Cile, e costituiscono una vera festa, vissuta come una mini olimpiade, attesa durante tutto l’anno di scuola.

Per i primi tre classificati nelle varie discipline: sportive una medaglia d’oro, d’argento e di bronzo. I nostri giovani atleti sono considerati tra i migliori del mondo, tanto che Squillari ha ricevuto, dieci anni fa un Collare d’Oro al merito sportivo per i risultati conseguiti negli anni 2007 e 2008 dai nostri ginnasti.

L’Ospedale Italiano è uno dei migliori nosocomi dell’Argentina e del Sud America. Non ci resta che augurare al neo presidente dell’Ospedale Italiano il successo che è riuscito ad ottenere come organizzatore di manifestazioni sportive.

Edda Cinarelli

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A La Plata il quarto festival della musica italiana

È stata presentata ufficialmente presso il Municipio di La Plata la quarta edizione del “Festival de la Música Italiana de La Plata”. Presenti il Coordinatore del Corredor Productivo Turístico Cultural Italia Argentina (CPTCIA), Nicolàs Moretti, il Presidente del Consejo deliberate de La Plata, Fernando Ponce, il Console Generale d’Italia in La Plata, Iacopo Foti e altre autorità municipali e provinciali.

Il Festival, la cui finale quest’anno si terrà nel prestigioso Teatro Municipal “Coliseo Podestá” il 1° dicembre, mira a valorizzare la musica e la canzone italiana e a scoprire nuovi talenti musicali in una città che, sin dalla sua fondazione, è stata caratterizzata da una forte immigrazione italiana, che ancora oggi è protagonista della vita sociale, culturale ed economica della città.

L’iniziativa, sottolineano gli organizzatori, “desidera generare un vero ponte culturale e musicale tra l’Italia e l’Argentina incentivando il turismo verso la capitale della Provincia di Buenos Aires e promuovere la città di La Plata in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Una città che, per mezzo della Legge Provinciale 14.833/2016 è stata dichiarata “Capitale dell’Immigrante Italiano” e che vanta una storia di emigrazione ed un patrimonio culturale ad essa legato unici”.

L’organizzazione del Festival conta il sostegno della Municipalità de La Plata e del Consolato Generale d’Italia in La Plata e con il patrocinio di numerose ed importanti istituzioni quali l’Ambasciata d’Italia in Argentina, l’Ambasciata Argentina in Italia e la Associazione Dante Alighieri di La Plata.

L’organizzazione del Festival si avvale, inoltre, dell’esperienza ed il supporto di EuroShoworld, associazione dedicata alla programmazione e promozione di spettacoli musicali in Italia e all’estero. (aise/21.09.2018) 

L’eco d’Italia cambia Direttore

Il cambio generazionale è arrivato alla stampa italiana all’estero. Tutto un segnale di cambiamento quello dato dall’impresa editoriale L’eco d’Italia con la scelta del giovane Pablo Mandarino, giornalista del settimanale da oltre 10 anni, come nuovo responsabile della testata.

Il posto era rimasto vacante dopo la designazione dello scorso direttore Adriano Cario al Senato della Repubblica nelle elezioni del 4 marzo scorso. “Sebene mi sono svincolato dal settimanale dall’avvio della campagna elettorale, è per me un’orgoglio sapere che un giovane che ha cominciato da piccolo nell’associazionismo e nel giornalismo della nostra collettività occupi un carico così trascendentale”, ha detto il Senatore. “Sono sicuro che sarà all’altezza delle aspettative e svolgerà il suo compito con profonda passione”, ha sottolineato.

Il settimanale L’eco d’Italia fu fondato da Gaetano Cario nel 1962 a Montevideo, Uruguay. Dopo trasferirsi in Argentina, la testata è cresciuta con enorme notorietà trasformando Gaetano in un’esponente sociale e politico fondamentale per le comunità italiane nel continente grazie a convertire  il giornale in un vero strumento al servizio dei connazionali.

“Sarà una bella sfida – ha dichiarato Mandarino – sono consapevole dell’importanza e la responsabilità storica del posto che occuperò, ma tutti questi anni di lavoro nel giornale, all’interno della comunità italiana in Argentina mi hanno preparato per continuare la lotta dei miei predecessori”.

XXI Esposizione Internazionale di Pittori su porcellana

NORBA “ La Asociaciòn Argentina de Pintores de Porcelana” in occasione del suo 39 anniversario, settembre 1979 – settembre 2018, ha realizzato la XXI esposizione internazionale di oggetti di porcellana, dipinti a mano; nel Circolo Italiano, in via Libertad 1264, dal 6 all’8 settembre.

Una vera e autentica sorpresa, infatti NORBA ha usato tutto lo spazio espositivo disponibile e il successo di pubblico è stato enorme. La signora Cecilia Zaietz, presidente di NORBA ha spiegato che c’erano ottantatré espositori, provenienti da tutta l’Argentina e dai paesi limitrofi. Gli stand erano, infatti, molti e le opere d’arte in esposizione incredibilmente belle. Alcune erano costituite da vasi decorati di diverse dimensioni, piatti da parete o da tavolo, molte erano quadri descrittivi, altre esprimevano sentimenti o pensieri filosofici. E’ il caso dei quadri di Marina Fiamingo, ispirata dal tema della Rinascita. In uno dei suoi dipinti c’è scritto:

“Cuando sentimos que cada dìa es un nuevo comienzo, una nueva oportunidad para aprender, florecer, amar, disfrutar y ser feliz, la dicha nos envuelve porque renacemos con cada oportunidad…

Vivir el presente, hacernos concientes de cada momento hace que disfrutemos plenamente las pequenas grndes cosas que nos seceden. Podemos ser protagonistas de nuestrss vidas o un simple observador.

Marina Fiamingo”

Le sue opere, oltre a colpire per la loro bellezza, sono emozionanti. Durante la manifestazioni sono stati consegnati dei premi, il 1° Premio della categoria Profesionales a Silvana Nigro, venuta da Bariloche, il 1° Premio della categoria Avanzada a Analia Grigoriew e a Marina Fiamingo il 2°Premio categoria Profesionales e il premio Gran Salòn, dato dal pubblico, cioè Marino è stata la più votata dai visitatori.

L’esposizione è stata una riprova della straordinaria capacità di convocazione che ha l’arte e la sua capacità di trasmettere messaggi ed emozionare.

Un amico mi diceva. “ se vuoi sapere se ti trovi di fronte ad un’opera d’arte, devi chiederti se emoziona” e sì, molti degli oggetti in esposizione avevano questo potere.

Edda Cinarelli

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I nonni italiani sono i più risparmiatori d’Europa

“I nonni italiani detengono due record: 1) sono i maggiori risparmiatori d’Europa; 2) sono molto più coinvolti nell’aiuto economico delle proprie famiglie (e qui sarebbe opportuno aprire una parentesi di profonda riflessione) rispetto alla media europea. E dunque confermano di essere un sinonimo di certezza economica e porto sicuro per migliaia e migliaia di nuclei familiari. Fotografia certificata da una indagine Ipsos che ha messo a confronto dati raccolti in Francia, Italia, Germania e Belgio coinvolgendo persone over 64”. A presentarne i dati è Silvio Boni su “Eunews”, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli.

“Dunque i nostri anziani sono, tra gli europei, quelli che mettono da parte più soldi: il 54% riesce a risparmiare, seguito dai tedeschi (47%), francesi (44%) e belgi (41%). La capacità di risparmio dei nostri nonni si traduce in aiuto economico per la famiglia, figli e nipoti: un coinvolgimento pari al 40%, quasi il doppio rispetto alla media europea che si ferma al 24%.

L’indagine Ipsos mette in rilievo altri aspetti dei nostri anziani che li fanno primeggiare in Europa. Ad esempio, ben 3 anziani su 4 si sentono ancora utili, dispensano consigli ai figli (44% contro una media europea del 27%), badano ai nipoti (35% contro il 28%), ospitano i familiari durante le vacanze (19% contro il 17%), organizzano le riunioni di famiglia, aiutano nel disbrigo delle faccende domestiche (25% contro il 15%) e, seppur in questo caso al di sotto della media Ue, si tengono aggiornati sulle innovazioni (39% contro 42%).

Insomma, una ulteriore conferma di quanto sia centrale, nel nostro Paese, il ruolo e la funzione, non solo in ambito famigliare ma anche nel tessuto economico, degli anziani”.

Silvio Boni (pubblicato da Aire il 07.09.2018)

Taiwan e Italia, relazioni tra due Stati amici

La Repubblica di Cina, più nota come Taiwan o Formosa è uno Stato democratico costituito dal gruppo di isole: Formosa, Pescadores, Quemoy e Matsu. Ha 36.197 km², circa 10mila più della Sicilia, poco più di 23 milioni di abitanti, 520 mila migranti. In un territorio abbastanza piccolo concentra svariate bellezze naturali, coste da sogno, vulcani e alte montagne di oltre 3mila metri di altezza. Ha un clima mite per le correnti di acqua calda che lambiscono le sue coste. Direi che ha tutto per essere un paese da sogno.

E’ stata fondata nel 1912 dal dottor Sun Yat-sen. Nel 1949, dopo la vittoria dei comunisti nella guerra civile tra nazionalisti e comunisti, nella Cina continentale, e la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, vi si è rifugiato il governo nazionalista guidato dal Generale Chiang Kai-sek con i resti dell’esercito del Kuo-Min Tang (KMT). Fino alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, il paese è stato retto da un regime autoritario a partito unico (il Kuo-Min Tang). Nel 1987, per le pressioni del Partito Democratico Progressista (DDP), è stata revocata la legge marziale, sono state legalizzate le opposizioni e si è arrivati a un Parlamento unicamerale con la presenza dei rappresentanti dei due partiti principali. Agli inizi degli anni novanta, è cominciata la democratizzazione pacifica. Dal 1996 la Repubblica di Cina (Taiwan) è una democrazia piena. Nel 2016 è stata eletta Presidente Tsai Ing-wen, presidente del Partito Progressista Democratico (PPD), che ci tiene molto alla sovranità di Taiwan e vuole espanderne sempre di più i vincoli a tutti livelli. Si sta lavorando, infatti, sulla diversificazione del mercato stringendo vincoli sempre più stretti con i paesi del Sudest Asiatico, più l’India, l’Australia e la Nuova Zelanda. La Repubblica di Cina o Taiwan, pur essendo un paese piccolo, è una potenza economica e “ha maggior libertà del mondo” parole dell’ambasciatore Antonio Hsieh. Ha un indice della percezione della corruzione molto basso, un’industria molto sviluppata, educazione di primo livello, il tasso disoccupazione è del 3,68%. Il suo PIL è di 588 miliardi dollari USA, il suo PIL pro capite è di 24,889 dollari USA, e il tasso d’inflazione è dell’1,4%.

La difesa dell’ambiente è una priorità per il nuovo governo e Taiwan è al secondo posto, dopo la Germania, per il riciclaggio dei rifiuti. A causa dell’apparente rivalità tra la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica di Cina, sono solo diciassette i paesi che ora riconoscono in via ufficiale lo stato di Taiwan. Tutti gli altri mantengono invece relazioni informali. Tra i primi figurano principalmente diversi piccoli stati dell’area oceanica e dell’America centrale e Latina, un paese Africano e il Vaticano, unico Stato in tutt’Europa. I 166 paesi nel mondo – tra i quali tutti i ventotto membri dell’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America – concedono ai cittadini taiwanesi, titolari del Passaporto della Repubblica di Cina (Taiwan), di entrare all’interno dei propri confini senza bisogno di Visto. Dimostrano così indirettamente che riconoscono la Repubblica di Cina, mentre solamente ventuno nazioni al mondo consentono ai cittadini della Repubblica Popolare Cinese di entrare nei propri confini senza Visto.

A causa della contrarietà di Pechino, Taiwan è membro solo di trentasette organizzazioni internazionali governative, come l’Apec e l’Organizzazione mondiale del commercio, dove tuttavia è ufficialmente riconosciuto con il nome di Cina Taipei o Taipei cinese. Inoltre, Taiwan è anche osservatore di ventuno

organizzazioni internazionali governative, ma, dice l’ambasciatore Antonio Hsieh.”Non possiamo usare il nome ufficiale del nostro Paese. Speriamo che l’ONU accetti nuovamente Taiwan o la Repubblica di Cina, come suo membro perché il popolo taiwanese desidera fortemente partecipare alla comunità internazionale. Taiwan, infatti, può contribuire alla realizzazione di tante belle cose nel mondo!”.

L’ambasciatore continua: ” Il paese mantiene con la Cina Popolare una relazione di ambivalenza. La Cina Popolare blocca e opprime politicamente Taiwan nella comunità internazionale ma è il maggior socio commerciale della Repubblica di Cina ”. I due paesi sono legati da più di 800 voli settimanali. Secondo l’ambasciatore Hsieh: “La Cina Popolare sta usando la strategia del bastone e la carota. Se nel futuro la Repubblica Popolare Cinese diventerà un paese democratico, si potrà anche parlare di un’unione politica o ad altri tipi di alleanze, le possibilità sono tante e tutte possibili. Comunque la decisione sarà sempre nelle mani del popolo Taiwanese che dovrà scegliere attraverso una forma democratica. Nessun partito politico o governo può decidere unilateralmente il nostro futuro. Mi auguro che ci sia una soluzione Win-win!”.

Repubblica di Cina e Italia

L’Italia è il quinto partner commerciale europeo di Taiwan, il ventesimo mondiale con 4,7miliardi di dollari USA (2017); diciannovesimo per esportazioni taiwanesi (2,2 $), e ventiduesimo per importazioni (2,5 $). Cioè, gli scambi commerciali bilaterali sono favorevoli a Italia.

Nell’anno 2014 è stata approvata una legge “esenzione di doppia tassazione fra Italia e Taiwan” nella Camera dei deputati Italiana.

Relazioni Culturali con l’Italia

Il Ministero per l’Educazione Nazionale e il National Science Council, offrono ogni anno borse di studio per studenti italiani che vogliono studiare la lingua cinese tradizionale o perfezionare i loro studi a Taiwan.

Inoltre, nel 2008 le Università Yang Ming e l’Università degli Studi di Perugia, e le Università Chung Hsin e Università Politecnica delle Marche, hanno sottoscritto una collaborazione per scambi e altre attività.

Taiwan partecipa alle maggiori Esposizioni d’Arte e Architettura, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e alla Biennale di Venezia.

Collaborazioni Scientifiche

Il National Science Council di Taiwan e il Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno siglato un accordo per sostenere progetti di ricerca e attività di ricerca e studio, organizzare seminari e visite reciproche, accordi di questo tipo, cioè similari a quelli firmati con l’Italia, sono stati siglati con istituzioni di molti altri paesi del mondo. L’ambasciatore Antoni Hsieh conclude: “Siccome ci sono tante belle cose da raccontarvi fra Italia e Taiwan, spero di riservarle alla prossima occasione!“.

Edda Cinarelli

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