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December 2017

Natale 2017: più turisti in Italia

Per il 51% dei Tour Operator (TO) stranieri aumenta il trend delle vendite con destinazione Italia nelle festività natalizie 2017 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 39,3% ha dichiarato che le vendite sono stabili e il 9,7% ha registrato una leggera flessione. Positive anche le stime sull’andamento del turismo organizzato in Italia relativo a tutto il 2018 soprattutto dall’Australia (+25% sul 2017), Brasile (+10/20%), Spagna (+13/15%), Regno Unito (+10%) e Svizzera (+5/6%).

I dati emergono dal Monitoraggio ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, che ha coinvolto 118 Tour Operator – 64 europei e 54 d’oltreoceano – presenti in 20 mercati stranieri, relativamente al periodo Natale-Epifania 2017/previsioni 2018.

“Grazie alle 23 sedi ENIT attive attualmente, abbiamo potuto disporre di una visione globale dei flussi turistici indirizzati in Italia dall’estero”, ha dichiarato Giovanni Bastianelli, Direttore esecutivo di ENIT. “Come emerge dai dati si prospetta un quadro nettamente positivo che denota sia una crescita dei mercati consolidati (per esempio Francia, Germania, UK, USA) che, soprattutto, dei Paesi di lungo raggio, come Australia, Giappone, Brasile. A questo punto occorre mettere a sistema il patrimonio informativo di ENIT, per calibrare un’offerta sempre più incisiva, che sfrutti sia i canali tradizionali sia l’online, in crescita esponenziale. La leva della commercializzazione rivestirà una posizione sempre più strategica all’interno del settore turismo in Italia”.

Suddividendo in macro aree i Tour Operator interpellati dalle agenzie estere di ENIT emerge che il 45,1% degli operatori europei ha segnalato un aumento delle vendite nel periodo natalizio 2017, mentre tale percentuale sale al 59,8% se si considerano i Paesi d’oltreoceano. Si invertono, invece, le proporzioni per le risposte che hanno previsto “stabilità”: il 49% Europa e il 24,6% extra Europa. Rimane d’altra parte superiore rispetto ai TO europei la quota degli operatori d’oltreoceano che ha previsto una flessione (15,6% vs 5,8% in Europa).

Questi dati si rispecchiano anche nell’incremento della domanda turistica (presenze gennaio-settembre 2017: +4,5% contro lo stesso periodo 2016, fonte ISTAT) e della spesa degli stranieri in Italia (gennaio-settembre 2017: +7% vs 2016, fonte Banca d’Italia) a testimonianza della percezione positiva che si ha del nostro Paese a livello mondiale.

Nello stesso tempo, attraverso Google Trends e Amadeus Intelligence, ENIT ha raccolto sia le informazioni sulle prenotazioni dei voli aerei verso l’Italia sia sulle ricerche online all’estero che hanno avuto per oggetto l’Italia turistica e le sue città.

Per quanto riguarda le ricerche in rete, tra ottobre e novembre 2017 si registra un incremento del 12,42% mettendo sotto la lente le keywords che fanno riferimento agli argomenti “turismo in Italia” e “turismo nelle principali città italiane”. Le ricerche online sono state eseguite da turisti provenienti dai mercati che originano flussi verso il Belpaese.

La Germania è il Paese che nell’online fa rilevare il maggiore interesse verso l’Italia, seguita da Stati Uniti, Regno Unito e Francia. In termini di ricerche online inerenti il turismo italiano, il market share della Germania è pari a 15,4%, quello degli Stati Uniti all’11,2%, del Regno Unito al 9,5%.

Focalizzando i tassi di crescita delle ricerche in rete, l’incremento maggiore è quello dell’India (+42%), seguita da Russia e Svezia (+23%) e Germania (+20%). Da sottolineare quest’ultimo dato, essendo quello tedesco un mercato ormai consolidato.

Roma è la città più cliccata dagli stranieri nel periodo ottobre-novembre 2017. Al secondo posto Milano, seguita da Venezia e Firenze. Le città che rispetto al medesimo periodo del 2016 hanno fatto osservare la maggiore variazione percentuale positiva di ricerche online sono Cagliari (+49%), Napoli (+47%) e Amalfi (+ 26%), a dimostrazione del crescente interesse degli stranieri per le città del Sud.

In base ai dati elaborati da ENIT su Amadeus Intelligence, a dicembre 2017 sale a doppia cifra il numero di passeggeri aerei stranieri verso l’Italia (+11% vs dicembre 2016). Il dato riferito all’intero anno fa registrare un incremento del 3,7% sul 2016.

Tenendo conto del solo mese di dicembre 2017, Israele è il primo Paese per crescita dei passeggeri aerei verso l’Italia (+21%), davanti a Russia (+20%), Usa (+13%), Francia e Spagna (+12%), Regno Unito (+8,8%).
Roma si posiziona in testa alla classifica delle mete dei passeggeri aerei provenienti dall’estero a dicembre 2017, anche se fa registrare, rispetto al dicembre 2016, un sensibile decremento (-2,4%). Milano si attesta in seconda posizione (+6,1%), terza è Venezia (+7,4%).

Il settore lusso (voli in prima classe, business ed equivalenti) va evidenziato per i rispettivi tassi di crescita: +30% dagli USA a dicembre 2017 vs dicembre 2016, +27% dal Brasile, +23% dal Regno Unito, +4% dalla Francia, +2% dalla Germania.

Il monitoraggio di ENIT comprende anche focus mirati alle situazioni dei diversi Paesi da cui hanno origine i flussi verso l’Italia nel periodo Natale-Epifania.

Per quanto concerne l’area tedesca, in Germania il 75% gli operatori contattati ha dichiarato che le vendite del prodotto “Italia” saranno stabili, mentre la restante parte prevede un aumento.
È positivo il trend dei turisti tedeschi verso l’Italia stimato per il 2018.

Stabile, invece, sarà il mercato delle partenze verso l’Italia per il 20% dei tour operator austriaci, mentre l’80% ha sottolineato un incremento. Sarà del 5% la variazione positiva 2018 vs 2017 dei turisti organizzati che avranno come meta l’Italia provenienti dall’Austria. In Svizzera il 33,3% dei TO ha dichiarato un aumento dell’outgoing verso l’Italia per la stagione natalizia mentre il 66,7% ha previsto stabilità. I TO svizzeri intervistati si aspettano incrementi del 5/6% nel prossimo anno delle partenze verso l’Italia.

Il 60% dei TO dei Paesi Bassi ha fatto rilevare un incremento delle vendite di pacchetti vacanza diretti in Italia, il 40% ha confermato una stabilità. Per il 2018 si stima un aumento delle prenotazioni per l’Italia. In Belgio si sono equiparate le quote di quanti hanno definito in aumento la domanda di viaggi verso l’Italia e di coloro che, al contrario, hanno rilevato una flessione, a causa del tasso d’inflazione in crescita.

In merito al Regno Unito, la Brexit non ha avuto ripercussioni sul comparto turistico. Infatti è pari all’80% la quota degli operatori che ha previsto per il periodo natalizio un andamento stabile delle vendite dei pacchetti Italia, il 20% ha sottolineato invece un calo delle stesse. Per il 2018 gli operatori stimano un incremento delle vendite verso l’Italia del 10%.

Dall’indagine effettuata presso gli operatori in Francia, l’andamento delle vendite della destinazione Italia è risultata stabile per il 66,7%, in aumento per il 33,3%. In crescita le previsioni 2018.

Per ciò che concerne la Spagna si segnala un sostanziale aumento delle vendite turistiche del brand Italia (lo ha sostenuto l’87,5% dei Tour Operator intercettati). Il 12,5% ha evidenziato una situazione di stabilità. Per l’intero 2018 gli operatori stimano un incremento della destinazione Italia tra il 13 e il 15% rispetto all’anno in corso.
Lo studio di ENIT presso i TO dell’area scandinava ha rilevato una generale stabilità nelle vendite delle destinazioni Italia nel periodo natalizio (è stato il giudizio del 75% degli operatori turistici). Il restante 25% ha registrato un incremento delle medesime. Positive anche le stime rilevate dei flussi turistici organizzati verso il Bel Paese per tutto il 2018.

All’interno del monitoraggio ENIT, una parte considerevole è dedicata al ruolo ricoperto dall’Europa dell’Est. Negli ultimi anni in Russia il turismo ha dovuto scontare il cambio sfavorevole del rublo. Ciononostante la maggior parte dei TO intervistati (il 71,4%) ha indicato in aumento le vendite per l’Italia nel periodo di Natale. Il 28,6% ha rilevato una sostanziale stabilità. Sono col segno più le previsioni per il prossimo anno dei flussi turistici diretti verso l’Italia. Diversa la situazione nella Repubblica Ceca, dove il 57,1% degli operatori ha dichiarato “stabili” le vendite dell’Italia, il 42,9% ha segnalato una crescita. Il 66,7% dei TO in Ungheria ha rilevato una certa stabilità delle prenotazioni di Natale per l’Italia. In aumento, invece, i flussi verso il nostro Paese per il 33,3% delle agenzie. Per il 2018 ci si aspetta da Budapest un incremento stimato tra il 2 e il 3%.

Gli operatori d’oltreoceano hanno fatto registrare risultati fra loro differenti. Da parte dell’83,3% dei TO USA è stato indicato un trend di aumento del 5%, mentre il 16,7% ha indicato stabilità. Positive le previsioni dagli Stati Uniti verso l’Italia per il 2018. Il 71,4% dei TO del Canada ha fatto rilevare un incremento dell’outgoing verso il nostro Paese pari al +10% rispetto al Natale 2016. Il 28,6% ha dichiarato stabilità. Per ciò che concerne le previsioni inerenti l’anno prossimo, si evidenzia un aumento compreso nell’intervallo tra il 10 e il 15%.

In Brasile le vendite della destinazione Italia sono in aumento per il 37,5% degli operatori, stabili per il 25%, in calo per il 37,5%. Buone le prospettive per il 2018: si ipotizza una crescita del mercato Italia venduto in Brasile tra il 10 e il 20%. La situazione è analoga in Argentina. Un terzo degli operatori ha definito stabile la destinazione Italia per il periodo natalizio, un terzo l’ha ritenuta in aumento, un terzo in declino.
Infine lo studio di ENIT prende in esame i mercati turistici verso l’Italia in arrivo da Medio Oriente, Asia e Oceania.

Per il periodo natalizio, secondo la maggior parte dei TO interpellati in Cina (60%), le vendite dei pacchetti per l’Italia sono in aumento (15/30%). Proseguirà il trend positivo dalla Cina all’Italia anche per tutto l’arco del prossimo anno (+10/15%). Da sottolineare che in Giappone il 100% degli operatori ha dichiarato che i flussi turistici verso l’Italia nel periodo natalizio 2017 si sono collocati in terreno positivo. Equivalente il giudizio per tutto il 2018, che vedrà una crescita del mercato Italia del 16%. In Corea le quote delle dichiarazioni degli operatori turistici in merito al periodo natalizio 2017 si sono distribuite come segue: il 42,9% ha confermato un aumento del turismo verso l’Italia, stabile per il 28,6%, in calo per il 28,6%. Prospettive ottimistiche per il turismo verso l’Italia si delineano anche per il prossimo anno.

Per quanto riguarda l’Australia il 50% dei TO ha giudicato in aumento le mete italiane, il 25% stabili, l’altro 25% in calo. Il 2018 è considerato un anno in aumento dell’outgoing verso l’Italia (+25%). (aise)

Perché a Capodanno si mangiano le lenticchie?

Nella notte di San Silvestro, durante la cena dell’ultimo dell’anno, è considerato di buon auspicio mangiare le lenticchie insieme al cotechino o allo zampone, come augurio di fortuna e prosperità per l’anno nuovo. Questa tradizione ha origine dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, ovvero una borsa di cuoio, legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta.

Anche nella Bibbia sono presenti alcuni passi che testimoniano l’utilizzo di questo legume: nella Genesi 25:34 è scritto “Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura”. Nel secondo libro di Samuele 17:28 “…portarono dei letti, dei catini, dei vasi di terra, del grano, dell’orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, dei legumi arrostiti…” Al versetto 23:11 “…dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei…”

Origini storiche delle lenticchie

Le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo: dalle testimonianze storiche si deduce che fossero coltivate già nel 7.000 a.C. in Asia, per diffondersi successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Presenti nella cucina dI antichi greci e romani, le lenticchie erano apprezzate per la loro gustosità e per le loro proprietà terapeutiche, essendo legumi dall’alto valore nutriente, ricche di proteine, vitamine, fibre, fosforo e potassio.

La farina di lenticchie era utilizzata per produrre pane e non mancava il loro utilizzo anche in pasticceria per la preparazione di pasticcini a base di lenticchie. Divenne un cibo tanto popolare che il nome di una delle più importanti famiglie romane, quella dei Lentuli, deriverebbe da questo legume.

 

A 6 anni dalla morte di Mirko Tremaglia

Sei anni fa, il 30 dicembre del 2011, ad 85 anni moriva nella sua casa di Bergamo Mirko Tremaglia.
Padre del voto all’estero, fondatore nel 1968 dei Comitati Tricolori degli Italiani nel Mondo(Ctim), Tremaglia è stato il primo e unico Ministro per gli Italiani nel Mondo, durante il governo Berlusconi 2001-2006.

Figura storica della destra italiana, tra i “ragazzi di Salò”, Tremaglia era decano alla Camera, il deputato, cioè, con più anzianità: eletto per la prima volta nel 1972, sedette a Montecitorio per 11 legislature consecutive. Il suo nome resta indissolubilmente legato al voto degli italiani all’estero, suo cavallo di battaglia che diventa legge nel 2001.

Durante il suo mandato da Ministro, istituì la “Giornata del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo” che viene celebrata l’8 agosto in memoria dei caduti a Marcinelle(aise) 

Mattarella ha sciolto le camere: si va verso il voto

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, come previsto dall’articolo 88 della Costituzione, ha firmato oggi 28 dicembre 2017, il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni.

Subito dopo, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, si è recato dai Presidenti Grasso e Boldrini per comunicare il provvedimento di scioglimento delle Camere.

In corso ora il Consiglio dei Ministri che indicherà il giorno del voto, da più parti previsto il 4 marzo. (aise) 

La Costituzione compie 70 anni

Compie 70 anni la Costituzione Italiana: il 27 dicembre 1947 Enrico De Nicola, Umberto Terracini e Alcide De Gasperi firmarono la Costituzione della Repubblica Italiana che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948.

In 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali, la Carta – legge fondamentale dello stato – fu approvata dalla Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947.

Di un anno fa l’ultimo tentativo di modificarla, come il referendum del 4 dicembre: dal 47 ad oggi ha subito 15 revisioni ad opera di altrettante leggi costituzionali. Tra queste, due riguardano, come noto, gli italiani all’estero: la legge costituzionale 17 gennaio 2000, n. 1 (in vigore dal 4 febbraio 2000) “Modifica dell’articolo 48 della Costituzione concernente l’istituzione della circoscrizione Estero per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero” e la Legge costituzionale 23 gennaio 2001, n. 1 (in vigore dall’8 febbraio 2001) “Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione concernenti il numero dei deputati e senatori in rappresentanza degli italiani all’estero” (a disciplinare il voto sarà invece la legge ordinaria 459/2001, nota come Legge Tremaglia).

L’anniversario della firma verrà celebrato oggi pomeriggio a Palazzo Giustiniani: la Sala della Costituzione, in cui avvenne lo storico atto, si apre agli italiani con una cerimonia, l’esposizione di documenti dell’epoca e la proiezione di un video appositamente realizzato dal Senato.

Sarà proprio il Presidente del Senato, Pietro Grasso, a dare il via all’iniziativa alle 17, ricordando la firma della Carta Costituzionale a pochi passi dalla stessa scrivania su cui avvenne lo storico atto, ricoperta da un drappo rosso identico a quello che la rivestiva settant’anni fa. Accanto, la celebre foto – forse la più importante della storia repubblicana – che ritrae il Capo dello Stato Enrico De Nicola che appone la propria firma e in piedi, ai due lati, il Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi, il Guardasigilli Giuseppe Grassi e il Presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini.

Nell’adiacente Salone degli Specchi verrà allestita una mostra di documenti storici e saranno esposti il Foglio Filatelico e le monete realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la ricorrenza. In particolare, la moneta da 5 euro per collezionisti che riporta, su un lato, l’immagine centrale del soffitto della Sala Maccari, a Palazzo Madama, che simboleggia l’Italia trionfante.

Nell’occasione saranno presentate le pubblicazioni curate dal Senato della Repubblica: la traduzione in 7 lingue del testo vigente (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese e arabo), l’edizione della Costituzione italiana in sistema Braille e l’ebook “La storia della nostra Costituzione” che offre una sintesi dell’elaborazione del testo durante i lavori dell’Assemblea Costituente e delle modifiche apportate nel tempo.

Infine, sarà proiettato il video realizzato dal Senato, dal titolo “Di sani principi”, con la collaborazione di protagonisti italiani dello sport, dell’università, della scienza, dell’arte e della cultura nati il 27 dicembre.
L’esposizione in Sala della Costituzione e nel Salone degli Specchi sarà visitabile dal pubblico anche il 28 e 29 dicembre dalle 10 alle 18, con ingresso libero da Via della Dogana Vecchia 29. (aise) 

Secondo un deputato argentino gli italiani del Sud d’Italia sarebbero tutti mafiosi

“La comunità italiana in Argentina è in grande fermento per le dichiarazioni offensive di Rodolfo Tailhade, un deputato vicino all’ex Presidentessa Cristina Kirchner che, intervenendo in Parlamento per criticare l’attuale Presidente della Repubblica, ha detto che l’attuale Presidente è originario del Sud Italia e quindi sarebbe una specie di Vito Corleone perché in Sicilia e Calabria sarebbero tutti mafiosi o camorristi”. Così scrive Tullio Zembo su “l’Italiano” che dirige a Buenos Aires.

“La pagina web de quotidiano L’ITALIANO, che ha riportato il video di questo discorso, ha registrato i commenti fortemente indignati di moltissimi italo-argentini.

Immediata è stata la reazione della FACA (Federazione delle Associazioni Calabresi in Argentina) e della FESISUR (Federazione delle Entità Siciliane in Argentina) che hanno diramato un comunicato congiunto, a firma dei rispettivi Presidenti Julio Croci e Filadelfio Oddo, per chiedere le scuse del deputato in questione e preannunciando una denuncia all’Istituto Nazionale contro la discriminazione, il razzismo e la xenofobia (INADI).

Anche l’Ambasciata d’Italia sta valutando la situazione.
D’altronde i Kirchner hanno sempre manifestato insofferenza, quando non addirittura inimicizia aperta, nei confronti degli italiani in quanto esponenti di una cultura europea d’ostacolo alla sudamericanizzazione dell’Argentina da loro propugnata.

“Morti di fame” arrivò a definirli la Presidentessa in un discorso nel 2012 (“bajaron hace poco más de 100 años de los barcos muertos de hambre”). L’anno dopo, sollecitata dal dittatore venezuelano Chavez, fece rimuovere il monumento a Cristoforo Colombo che gli immigrati italiani avevano donato alla città di Buenos Aires all’inizio del secolo scorso”. (aise) 

Capodanno, ecco le superstizioni più note in Italia!

E come di consuetudine si avvicina la notte di San Silvestro, il 31 Dicembre,  in cui diamo l’addio ad un anno che magari non è stato dei migliori per riceverne uno nuovo di zecca con tante speranze e sogni ancora non realizzati.

Come ogni festività che si rispetti, anche il Capodanno porta con sé tradizioni, superstizioni e riti propiziatori ben radicati nei secoli. Il Capodanno è inoltre considerato un giorno di transizione, la notte che potrà determinare la nostra serenità e fortuna nell’anno che verrà. Ecco quali sono le scaramanzie più curiose che si tramandano da anni e che servirebbero a garantire buona sorte e prosperità per il nuovo anno.

Indossare qualcosa di rosso a Capodanno porterebbe fortuna. Si narra che quest’usanza risalga al simbolismo cinese, nel quale il rosso è il colore utilizzato come augurio nelle celebrazioni nuziali, nonché potente arma di difesa per scacciare gli spiriti malvagi.Il colore rosso è anche simbolo di potere, cuore e salute, secondo una tradizione risalente ai tempi di Ottaviano Augusto nel 31° a.C. In occasione del Capodanno romano, infatti, sia donne che uomini indossavano abiti rossi in segno di buon auspicio.

Obbligatorio il brindisi con lo spumante: la bottiglia deve essere stappata con il botto a mezzanotte precisa per scacciare gli spiriti maligni.

Sempre per purificare e allontanare il male si accendono fuochi. Il fuoco simboleggia la luce e porta energia e salute, quindi per iniziare l’anno con il piede giusto, nella notte di San Silvestro si dà vita a grandi falò. Addirittura in alcune regioni italiane, come in Friuli, i ragazzi saltano sopra il fuoco per aggiudicarsi virilità e fecondità.

Baciarsi a mezzanotte in punto, magari sotto un rametto di vischio, porta fortuna. Si tratta di una tradizione legata ad una antica superstizione, secondo la quale, la mancanza di un bacio allo scoccare della mezzanotte dell’ultima notte dell’anno, condannerà ad una solitudine affettiva per il resto del nuovo anno.

Una tradizione tipica del Sud Italia, specialmente di Napoli, è quella di disfarsi degli oggetti vecchi buttandoli dalla finestra. Simbolicamente, è come se si buttassero via tutti i brutti ricordi e quindi tutte le sfortune.

In Sicilia ed in Piemonte, la sera di capodanno nessun lavoro manuale va iniziato o deve rimanere in sospeso perché si rischia di non terminarlo o di concluderlo malamente.

In Calabria si dice sia meglio evitare di chiedere prestiti il 31 dicembre, perché significherebbe aver bisogno di quei soldi per tutto il seguente anno.

E continuando a fare un giro per le varie regioni d’Italia ho scoperto che ci sono cibi che, mangiati a Capodanno, ci “assicurerebbero” fortuna in campo economico: per esempio in Valle d’Aosta e  Marche mentre scocca la mezzanotte è di buon augurio mangiare 12 acini duva nera, mentre in ToscanaUmbria e Romagna l’uva va bene di qualsiasi colore o altra frutta che si sgrana, come il melograno. In Abruzzo, per richiamare la ricchezza, non devono mancare a cena 7 minestre di 7 legumi diversi.

Elemento fondamentale della tavola del cenone di Capodanno sono le lenticchie, simbolo di ricchezza: il rito vuole che più lenticchie si consumano maggiore sarà la fortuna acquisita ed il denaro che porterà il nuovo anno. Lo stesso vale per la frutta secca, che la tradizione impone mangiarne di 7 tipi diversi: mandorle, noci, nocciole, fichi, datteri, arachidi, zibibbo.

Rimanendo in tema di cibo, potenti talismani della fortuna sono anche i peperoncini rossi, il cui effetto scaramantico è legato al loro colore che richiama il fuoco, e alla forma appuntita capace di distruggere il cosiddetto “ malocchio”.

E per allontanare lo spettro della fame e della carestia regalate alle persone più care una scatolina con  un pizzico di sale grosso che simboleggia il cibo, una moneta per la prosperità ed un pezzetto di carbone, simbolo di calore.

Dalla fortuna ed il denaro a qualche rito “amoroso” del passato.

Per conoscere i futuri amori, le ragazze gettavano una pantofola per le scale: se cadeva con la punta rivolta verso l’uscio, era segno che si sarebbero presto maritate, altrimenti sarebbero rimaste zitelle.

Nel Lazio le nubili infilavano in 3 aghi 3 fili diversi, uno bianco a rappresentare l’amore felice, uno nero per l’amore infelice e uno rosso per lo zitellaggio, quindi chiudevano gli occhi e ne sceglievano uno. In Puglia si mettono 2 chicchi di grano in un bicchiere d’acqua e se restano uniti, ci sarà il matrimonio entro l’anno.

Ed augurando a tutti Voi uno splendido anno nuovo concluderei questa carrellata di superstizioni e riti propiziatori con il famoso proverbio: “Quello che fai a Capodanno, lo fai tutto l’anno”.

Fabrizia Fioroni

Istat. Italia di single, con una lunga vita davanti. Siamo tra i paesi più vecchi

L’Italia? Un paese di single, poco interessati alla politica ma soddisfatti dell’anno passato tanto da dargli un bel 7 e destinati ad una vita lunga, siamo infatti una delle nazioni più vecchie al mondo dove i matrimoni sono in ripresa. A fotografare come cambia il nostro paese è l’annuario Istat che racconta come nel 2016 siano nati 12.342 bambini in meno rispetto all’anno prima, da madri sempre più adulte, In media si hanno 1,35 figli per donna, contando però che ad alzare il livello sono le giovani mamme straniere. A livello internazionale, l’Italia si trova al sesto posto per fecondità più bassa nella classifica europea: all’ultimo posto c’è il Portogallo con 1,31 figli in media, mentre la Francia, con 1,96 figli in media per donna, è il Paese più prolifico. Per quanto riguarda la speranza di vita alla nascita (vita media), dopo la battuta d’arresto dell’anno scorso, riprende a crescere e passa da 80,1 anni a 80,6 anni per i maschi e da 84,6 a 85,1 per le femmine.

Soddisfazione. Nel 2016 il quadro della soddisfazione generale della popolazione di 14 anni e più mostra, rispetto al 2015, segnali di miglioramento: su un punteggio da 0 a 10, le persone danno in media un voto pari a 7. Rimangono molto elevate le quote di persone soddisfatte per le proprie relazioni con familiari e amici, nonostante una diminuzione nel livello di soddisfazione più alto, e aumenta la quota dei soddisfatti anche per la situazione economica. Continua intanto a diminuire la quota di famiglie che giudica la propria situazione economica in peggioramento rispetto all’anno precedente, mentre aumenta quella che la considera invariata.

Popolazione in calo. Al 31 dicembre 2016, la popolazione residente in Italia era pari a 60.589.445 unità (29.445.741 maschi e 31.143.704 femmine), oltre 76 mila unità in meno rispetto all’inizio dell’anno. A livello territoriale il Sud e le Isole sono la ripartizione con il maggiore decremento annuo (-0,3 per cento); come nell’anno precedente il maggior numero di residenti, il 26,6 per cento del totale, si trova al Nord-ovest (16.103.882 unità). Aumentano le famiglie composte da una sola persona (da 20,5 a 31,6%), ormai una su tre,  e si riducono quelle di cinque o più componenti (da 8,1 a 5,4%).

Matrimoni e divorzi in crescita.  I matrimoni passano dai 189.765 del 2014 ai 194.377 del 2015 (oltre 4.600 eventi in più); cresce di conseguenza anche il quoziente di nuzialità che dal 3,1 passa al 3,2 per mille con un picco del 3,8 per mille nelle Isole. Ad aumentare però in misura marcata sono i divorzi che da 52.355 nel 2014 diventano 82.469 nel 2015. E’ quanto rileva l’Istat nell’Annuario statistico italiano 2017, presentato oggi. L’incremento dei divorzi è così consistente a causa dell’entrata in vigore a metà 2015 del “divorzio breve”

Politica e impegno. La partecipazione politica dei cittadini, diretta e indiretta, è da tempo in calo: soltanto il 4,3% delle persone di 14 anni e più ha partecipato a cortei e appena lo 0,8% ha svolto attività gratuita per un partito. Una quota considerevolmente più ampia della popolazione, anch’essa però in calo rispetto al 2015, partecipa in modo indiretto mentre uno su quattro non si informao mai di politica.

Vivere nelle grandi città costa caro. La conferma arriva dall’Annuario dell’Istat. “Le famiglie residenti nei comuni centro dell’area metropolitana spendono in media 2.899,21 euro”, ovvero “491 euro in più” a confronto con i comuni fino a 50 mila abitanti (2.407,82 euro). Insomma nel 2016 lo scarto, calcolato in esborso medio mensile, tra le famiglie dei centri urbani maggiori e quelle dei municipi medio-piccoli è di quasi 500 euro (+20,4%).

Stranieri. Al 1° gennaio 2017 la popolazione straniera residente era pari a 5.047.028 unità, l’8,3 per cento del totale dei residenti, più 0,4%. Anche la distribuzione in base all’area di provenienza ricalca quella dell’anno precedente: la maggior parte dei cittadini stranieri residenti in Italia è dell’Ue (30,5 per cento della popolazione straniera residente); seguono quelli dell’Europa centro-orientale (21,0 per cento) e dell’Africa settentrionale (12,9 per cento). È solo nel Nord-est che la percentuale più elevata di cittadini stranieri (il 28,6 per cento) proviene dall’Europa centro-orientale.

Povertà e famiglie. – In Italia nel 2016 le famiglie in condizione di povertà assoluta sono 1,6 milioni, per un totale di 4 milioni e 742.000 persone, il 7,9% della popolazione.  Rispetto all’anno scorso, le famiglie che vedono peggiorare le loro condizioni sono quelle numerose, soprattutto coppie con 3 o più figli minori (da 18,3% del 2015 a 26,8% del 2016). E sono proprio i più giovani a pagare il conto più salato della crisi: l’incidenza di povertà assoluta è più elevata fra i minori (12,5%) e interessa oltre un milione e 292.000 ragazzi, mentre si attesta al 10% fra le persone di età compresa fra i 18 e i 34 anni e raggiunge il suo minimo fra gli over 64 (3,8%). Degli oltre 4,7 milioni di poveri, più di due milioni risiedono nel Mezzogiorno (con un’incidenza del 9,8%) e due milioni e 458.000 sono donne (7,9%). Il dato cambia a seconda del titolo di studio: a presenta il valore minimo, pari al 4%, per le famiglie in cui la persona di riferimento ha ottenuto almeno il diploma, mentre sale all’8,2% per chi ha al massimo la licenza elementare.

Cultura e musei  Nel 2016 il 66,3 per cento della popolazione di 6 anni e più, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha svolto nel tempo libero almeno una delle seguenti attività: visitare musei, mostre, siti archeologici o monumenti, assistere a concerti di musica classica o di altro genere, a spettacoli teatrali, a proiezioni cinematografiche, ad eventi sportivi o frequentare luoghi di ballo.  2016 gli istituti museali statali hanno registrato oltre 45 milioni e mezzo di presenze, con un incremento del 5 per cento circa rispetto al 2015.

Sanita e assistenza. Cresce il numero di posti letto nelle strutture di assistenza residenziale (4,4% in più dal 2013 al 2015), mentre si riducono i posti letto ospedalieri, soprattutto quelli in regime per acuti. Permangono le differenze della rete d’offerta ospedaliera tra le regioni: i posti letto ordinari per mille abitanti restano superiori al nord rispetto al mezzogiorno.

Sport e pigrizia, donne più sedentarie. Le persone che, pur non praticando un’attività sportiva, dichiarano di svolgere qualche attività fisica (come fare passeggiate per almeno due chilometri, nuotare o andare in bicicletta) sono il 25,7 per cento (una diminuzione di quasi un punto percentuale rispetto al 2015). La quota di sedentari, cioè di coloro che non svolgono nè uno sport nè un’attività fisica nel tempo libero, è pari al 39,2 per cento; più sedentarie le donne rispetto agli uomini, il 43,4 per cento delle donne dichiara di non svolgere alcuna attività fisica rispetto al 34,8 per cento degli uomini.

Malattie più frequenti. Le malattie del sistema circolatorio e i tumori si confermano le due principali cause di morte in Italia: il 66% dei decessi è attribuibile a queste patologie. Le malattie del sistema circolatorio occupano il primo posto nella graduatoria delle cause di mortalità per le donne, con un quoziente di 396,6 per 100 mila abitanti, mentre sono al secondo posto nella graduatoria maschile (325,7 per 100 mila), dopo i tumori che per gli uomini rappresentano la prima causa (337,1 per 100 mila) e per le donne la seconda (248,9 per 100 mila.

Carceri e detenuti in aumento. Nelle strutture penitenziarie per adulti alla fine del 2016 erano 54.653, in aumento rispetto al 2015 (+4,8 per cento). Dopo un deciso calo (-23,2 per cento nel periodo 2010-2015) delle presenze in carcere.

In calo omicidi e furti ma crescono le truffe.  I reati sono stati 2.687.249, in diminuzione (-4,5 per cento) rispetto all’anno precedente.  In particolare, “risultano in diminuzione i delitti contro la persona: gli omicidi volontari consumati (-1,3 per cento) e, al loro interno, quelli di tipo mafioso, che costituiscono attualmente il 9,2 per cento del totale (quota più che dimezzata rispetto al 2004, quando era il 19,3 per cento), gli omicidi volontari tentati (-3,8 per cento), le violenze sessuali (-6,0) e le lesioni dolose (-3,2 per cento). Tra i delitti contro il patrimonio, in calo rispetto al 2014 i furti e le rapine (-7,0 e -10,6 per cento, rispettivamente) e la ricettazione (-7,6), mentre sono in netto aumento le estorsioni (+19,7 per cento rispetto all’anno precedente, oltre il 60 per cento nell’ultimo quinquennio). Si nota anche una ripresa delle truffe e frodi informatiche (+8,8 per cento). (Pubblicato su La Repubblica il 28.12.2017)

26 dicembre 1194: nasce Federico II di Svevia – Puer Apuliae

Federico II Hohenstaufen, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, non fu un condottiero. In guerra non esprimeva il meglio di sé, né come stratega, né come generale. Era piuttosto uno statista, un legislatore, un diplomatico, un sovrano illuminato.

Fu uomo di profonda cultura, parlava sei lingue: italiano, latino, greco, francese, tedesco e arabo. Amava le lettere e la poesia, alla sua corte furono accolti scienziati di fama. Inserì nel parlamento del regno i rappresentanti di molte città precedendo così di un quarto di secolo la stessa decisione presa dal re d’Inghilterra che dette poi luogo alla creazione della Camera dei Comuni.

Pur essendo di stirpe tedesca Federico amava profondamente la Sicilia, un amore per grandi linee ricambiato nonostante sotto il suo regno la fiscalità fosse altissima per rendere l’amministrazione più efficiente e per realizzare le grandi opere pubbliche che ne arricchirono l’aspetto architettonico.

Nel Liber Augustalis, leggi emanate nel 1231, egli stabilì che tutte le cause civili e penali dovessero concludersi nel giro di tre mesi, pena la decadenza del giudice, ammise le donne all’eredità e dette rilevanza penale allo stupro, fino ad allora non considerato reato. Sotto il suo regno Palermo diventò la capitale più importante d’Europa.

Dai cronisti dell’epoca venne coniata per lui una definizione che dopo tanti secoli è ancora ricordata: “Stupor mundi et immutator mirabilis”, lo stupore del mondo e il miracoloso trasformatore.

Nacque a Jesi, nelle Marche, dove sostò Costanza d’Altavilla, figlia del re normanno Ruggero II. Accadde che mentre era in viaggio con il marito Enrico VI e le sue truppe verso il sud dell’Italia alla conquista del Regno di Sicilia, Costanza ad un certo momento dovette separarsi dal marito impossibilitata a proseguire perché in procinto della nascita del figlio. Federico II morirà il 13 dicembre 1250 in Puglia a Castel Ferentino e verrà tumulato nella cattedrale di Palermo.

Francesco di Corato

Gli auguri di Alfano agli italiani all’estero

“Cari connazionali, sono molto contento di augurarvi uno splendido Natale e un anno nuovo che vi regali tante soddisfazioni”. Inizia così il videomessaggio che il Ministro degli esteri Angelino Alfano ha registrato oggi per indirizzarlo a tutti gli italiani nel mondo.

“L’anno che sta per concludersi – ricorda Alfano – è stato un anno molto importante per noi qui alla Farnesina e speriamo di avere lavorato davvero per il bene di quei 5 milioni di nostri connazionali che anche se non hanno fisicamente i piedi qui in Italia, hanno il cuore e la testa rivolti all’Italia”.

“C’è un qualcosa che io ho notato e che mi ha veramente impressionato, per l’affetto e l’amore che siete riusciti a trasmettere a me e a tutti coloro i quali mi hanno accompagnato in questo anno: e cioè – spiega il Ministro – il fatto di non avere mai dimenticato per un solo momento la vostra identità, che è dettata dal cuore e dal fatto che Patria deriva da “Pater” da “Terra dei Padri” e questo è un qualcosa di ineliminabile, che non si può togliere dalla personalità e dalla identità, quasi dal DNA di ciascuno di voi che vive all’estero”.

“È stato un anno molto importante per la politica estera”, ribadisce Alfano nel messaggio. “In un solo a anno abbiamo presieduto il G7, abbiamo avuto la nostra partecipazione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, abbiamo partecipato a tanti formati e ci siamo occupati, attraverso il nostro personale civile e militare impegnato all’estero, che ringrazio davvero con tutta la forza di cui dispongo per il lavoro che ha svolto straordinario, con il nostro personale civile e militare ci siamo occupati di tantissime cose: dal salvataggio di nostri connazionali in difficoltà alla “liberazione” di colore quali erano in uno stato di costrizione per varia natura, e ci è riuscito in numerosi casi; alla assistenza di vario tipo prestata ai nostri connazionali, all’aiuto che abbiamo dato tramite la nostra rete diplomatica e consolare a quella popolazione nazionale residente all’estero in condizioni di particolare difficoltà in questo particolarissimo momento. Mi riferisco per esempio ai nostri connazionali in Venezuela”.

“Abbiamo avuto tanta soddisfazione dal nostro lavoro abbiamo avuto alcuni lutti, alcuni dispiaceri”, prosegue il Ministro, che rivolge in particolare “un saluto a coloro i quali hanno perso un loro familiare all’estero in questo anno, ai familiari delle vittime di Barcellona per esempio e vorrei dire che l’Italia non dimentica nulla, anche degli episodi tristi di questo anno”.

“Ci accingiamo a completare quest’anno. In queste ore sta per essere approvata la legge di stabilità”, ricorda, citando alcune misure contenute nella legge, ora al Senato per l’approvazione definitiva: “abbiamo pensato ai nostri imprenditori che avevano dei crediti in Libia, a quelli che avevano dei crediti in Venezuela e al tempo stesso abbiamo dato una mano d’aiuto alla struttura della Farnesina che è un po’ la cabina di regia di tutta la politica estera italiana”.

Quindi, il Ministro invia “una parola di particolare il calore nei confronti dei nostri militari impegnati all’estero e di tutti i colori quali – laici o religiosi che siano – militari ed anche civili servono il nostro paese all’estero con tutto il cuore e tutta la passione di cui dispongono”.

“A tutti voi connazionali che non siete fisicamente presenti in Italia – conclude Alfano – auguro un Natale che regali a voi e alle vostre famiglie ciò che il vostro cuore e il cuore delle vostre famiglie e più desidera. Tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo!”. (aise) 

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