Si è svolta il 19 e 20 novembre scorsi una visita a Buenos Aires del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni.
Durante la visita numerose sono state le occasioni di dialogo politico con il Presidente Javier Milei: una cena privata il 19 novembre presso la Residenza Presidenziale di Olivos – appuntamento esclusivo che Milei ha finora riservato solo a leader considerati “amici” come Bukele e Macron (in quest’ultimo caso per l’amicizia tra Brigitte Macron e Karina Milei) e incontri ufficiali (un tête-à-tête, un incontro allargato alle delegazioni, e un secondo incontro ristretto fuori programma).
In tale contesto sono stati discussi i principali temi di natura internazionale (Ucraina, Medioriente), regionale (Venezuela, UE/Mercosur) e bilaterale (con particolare attenzione sulle relazioni economiche e sulla diplomazia giuridica e di sicurezza).
Temi internazionali
I due leader hanno innanzitutto convenuto sul fatto che Argentina e Italia abbiano una posizione analoga di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina. Il Presidente del Consiglio ha ricordato come l’Italia abbia avuto un ruolo particolarmente profilato, anche nell’ambito della Presidenza italiana del G7, nel condannare l’aggressione e continui ad essere impegnata a favore della pace, segnalando che occorrerà osservare la postura che verrà assunta da parte della prossima Presidenza Trump.
Con riguardo alla crisi in Medioriente, il Presidente Milei ha poi confermato il pieno appoggio argentino a Israele e la necessità che si trovi una soluzione permanente al problema di un Paese “circondato” da nemici. Il Presidente del Consiglio, nel ribadire la vicinanza a Israele e nel riconoscere il suo diritto alla sicurezza, ha espresso forte preoccupazione per il progressivo isolamento del Paese dall’inizio della guerra a livello internazionale, a livello regionale e nell’opinione pubblica, rilevando la necessità di un impegno comune nella ricerca della pace. Ha poi sottolineato l’attenzione italiana verso il conflitto in Libano e la conseguente grave situazione umanitaria, ricordando anche il tradizionale impegno italiano in UNIFIL.
Temi regionali
Particolare attenzione è stata posta nei colloqui al tema del Venezuela. Milei ha voluto ricordare come l’Argentina sia stato uno dei primi Paesi a riconoscere la vittoria dell’opposizione venezuelana e a denunciare i brogli elettorali da parte di Maduro. Per tale motivo non apprezza la posizione “grigia” assunta da alcuni Paesi, che accresce le possibilità di presentare la situazione come un fait accompli. Sul tema, ha voluto segnalare la crescente difficoltà brasiliana a farsi carico della cura degli interessi argentini in Venezuela, incluso la tutela delle persone rifugiatesi presso l’Ambasciata argentina, e ha reiterato la richiesta che l’Italia possa subentrarvi.
Il Presidente del Consiglio ha confermato come l’Italia, assieme ad altri partner tra cui la Francia, abbia adottato una posizione particolarmente ferma nei confronti del regime di Maduro, e che continuerà ad essere in prima linea, preannunciando di stare lavorando per porre la questione delle elezioni in Venezuela l’ordine del giorno del prossimo G7 Esteri.
In chiusura di questo segmento, il Presidente Milei ha poi sollevato il tradizionale auspicio che l’Italia e gli altri Paesi amici possano sostenere il recupero pacifico della sovranità sulle isole Falkland/Malvinas.
Sugli aspetti regionali, il Presidente del Consiglio non ha mancato di attirare l’attenzione sull’accordo UE-Mercosur, e sulla necessità che esso garantisca una situazione di reciprocità che non penalizzi gli agricoltori italiani. Il Presidente Milei ha evidenziato come, per quanto l’Argentina attribuisca valore strategico all’accordo in quanto suscettibile di ancorare il Paese al blocco occidentale, esso – come lo stesso Mercosur – siano ancora lontani dalle caratteristiche minime da lui giudicate necessarie per un’accettazione da parte argentina, e necessiti quindi ancora di lavoro preparatorio.
Temi bilaterali
Il Presidente del Consiglio ha ricordato come l’Argentina rappresenti un mercato di storico interesse per il nostro sistema produttivo, ma come le relazioni economico/commerciali siamo molto al di sotto delle potenzialità e del livello di amicizia che lega i due Paesi. Il Presidente Meloni ha quindi incoraggiato il Governo argentino a continuare le riforme per liberalizzare il mercato e attrarre maggiori investimenti e a dare segnali positivi a quelle imprese già presenti (CMC, Iveco e WeBuild) che vantano importanti crediti nel Paese. Al riguardo, così come avvenuto per ENEL, vi sono aziende italiane che continuano a rappresentare le relazioni economiche con l’Argentina come storie di successo, come avvenuto per ENEL quando ha confermato la propria presenza nel Paese e come avvenuto più di recente per Leonardo con la firma del contratto per la fornitura di 4 elicotteri, primo di futuri passi, ha auspicato il Presidente, di una serie di accordi per forniture nel settore della difesa.
Milei ha voluto ricordare la difficile eredità economica presa in carico dal suo Governo e ha illustrato estensivamente la sua strategia di riforma economica (ponendo enfasi sulle quattro linee di azione: riduzione dell’inflazione, equilibrio fiscale, taglio della spesa pubblica e riforme strutturali) e sui risultati finora conseguiti. Per il Presidente queste riforme (ha citato, a titolo di esempio, l’introduzione del “Régimen de Incentivo para Grandes Inversiones”/RIGI) hanno già creato spazi di opportunità economica che solo i Paesi disposti ad investire oggi sapranno cogliere al meglio, segnalando come l’Italia si trovi in una posizione privilegiata per farlo, chiedendo altresì il sostegno nei confronti del Fondo Monetario Internazionale (prontamente assicurato). Da entrambe le parti è stata sottolineata l’esigenza di una forte cooperazione nell’affrontare le nuove sfide energetiche. Quando da parte argentina è stata ricordata l’abbondanza di risorse naturali inutilizzate (in particolare il giacimento di Vaca Muerta), inclusi i materiali critici (litio su tutti), il Presidente ha suggerito che avrebbe provato a favorire un coinvolgimento da parte di ENI per individuare possibili aree di cooperazione.
In generale, per consentire di riportare ad unita’ tutti i potenziali filoni di collaborazione in un quadro ordinato e funzionale, il Presidente del Consiglio ha proposto di giungere in tempi ragionevolmente brevi alla firma di un Piano di Azione 2025-2030 che contenga obiettivi e milestones delle singole aree di cooperazione, proposta che il Presidente Milei ha immediatamente accolto.
I temi della cooperazione economico-commerciale sono stati oggetti anche di appositi incontro del Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Giancarlo Giorgetti.
Per quanto riguarda cooperazione nel settore della giustizia e della sicurezza, il Presidente del Consiglio ha ringraziato per la recente apertura sul caso Bertulazzi, che ha dato rinnovato impulso alla collaborazione bilaterale in materia. Al riguardo ha ricordato l’esperienza e le capacità italiane nella lotta al crimine organizzato, che rappresentano un modello da riprodurre per far fronte alle nuove sfide poste dal crimine transnazionale. Il Presidente del Consiglio ha tra le altre cose ricordato il ruolo chiave italiano nel programma europeo EL PACCTO, il programma “Falcone e Borsellino”, e i due recenti progetti per la condivisione dell’esperienza strategica e operativa dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Ha infine ricordato come la prossima visita del Ministro della Giustizia Libarona in Italia rappresenti una ulteriore importante tappa per il rafforzamento della cooperazione.
Il Presidente Milei ha ricordato come sia al momento in discussione in parlamento il progetto di Ley Antimafia frutto di un’intensa collaborazione tra i due Paesi e ha assicurato per il caso Bertulazzi e ogni altra richiesta di cooperazione giudiziaria internazionale massima collaborazione e proattività da parte delle Autorità argentine.
La visita del Presidente del Consiglio si è conclusa con l’incontro con la collettività, eccezionalmente apprezzato dalla comunità italiana e seguito con attenzione dai media e con grande partecipazione anche dalla gente comune, accorsa in gran numero fuori dal Teatro Coliseo.
Nel suo intervento, il Presidente ha sottolineato il carattere di “nazioni sorelle” dei due Paesi e richiamato il portato dell’identità italiana in Argentina, autentica base dell’ulteriore rilancio delle relazioni. Il segmento istituzionale è stato seguito dal tradizionale evento culturale di fine anno promosso dal Consolato Generale e intitolato “Luz, Camara, Danza – Omaggio al Grande Cinema Italiano”. Lo spettacolo – introdotto dall’esecuzione degli inni nazionali da parte di interpreti e orchestrali del celebre Teatro Colon, il più importante dell’America Latina, diretti dalla nuova Direttrice Invitata Beatrice Venezi, ha celebrato attraverso la danza e innovative videoproiezioni alcuni interpreti italiani iconici della “settima arte”, tra cui Anna Magnani, com’è noto prima attrice italiana a vincere l’Oscar.
L’incontro al Coliseo con l’ampissima rappresentanza di quella che è com’è noto la più numerosa collettività fuori dai confini nazionali (presenti circa 2.000 ospiti, tra cui Ministri e rappresentanti di vertice delle Istituzioni argentine, parlamentari di entrambi i Paesi, rappresentanti di CGIE, Comites, associazioni, imprese, scuole, enti di diffusione dell’italiano, personalità della società civile) è stato preceduto dalla cerimonia di consegna al Presidente del Consiglio da parte del Sindaco Jorge Macri delle Chiavi della Città di Buenos Aires, massimo riconoscimento concesso dal Governo della Capitale.
Epilogo
La visita in Argentina ha permesso di rafforzare l’intesa personale con il Presidente Milei (con il quale è stata concordata la possibilità di ulteriori occasioni di visita nei mesi a venire) e ha posto sul tavolo prospettive concrete di un ulteriore salto di qualità nel rapporto con Buenos Aires, che nella visione strategica del Presidente del Consiglio rappresenta il punto di riferimento per l’Italia in America Latina.
Un rapporto che non si limita all’amicizia e all’alleanza tra due Paesi, ma che poggia le proprie basi sul legame tra due “popoli fratelli”, definizione utilizzata da entrambi i leader durante le dichiarazioni congiunte alla stampa, un unicum per Milei, che accogliendo la proposta di parlare insieme davanti ai media ha voluto marcare la specialità del legame tra Argentina e Italia, e la volontà di far fronte insieme alle sfide “gemelle” dei due Paesi.
La visita in Argentina ha pertanto inaugurato una nuova fase delle relazioni bilaterali che andranno ora incanalati, secondo quanto annunciato dal Presidente, in nuovo Piano di Azione 2025-2030 che potrà contribuire a garantire la continuità e la “visione d’insieme” del rapporto Italia-Argentina.